Isfol e Eurofound, insieme a Roma per riflettere sulla qualità del lavoro

La qualità del lavoro in Italia

21.12.2012 - La qualità del lavoro conta, eccome; a dimostrare questo dato di fatto, che tanto incide sia riguardo alle dinamiche dei processi produttivi sia rispetto alla qualità della vita dentro e fuori il luogo di lavoro sono le ricerche che Isfol conduce fin dai primi anni duemila.

Nell’ottica di mettere periodicamente a disposizione della comunità scientifica, dei policy makers e dell’opionione pubblica, i risultati degli studi condotti in materia, si  è svolto recentemente, presso la sede dell’Istituto, un convegno realizzato in collaborazione con Eurofound, la fondazione della Commissione Europea che si occupa della rilevazione delle condizioni di lavoro dei cittadini europei, sul tema: “La qualità del lavoro: evidenze nazionali e sovranazionali”. Nel corso del convegno sono stati presentati i risultati emersi dalla terza indagine sulla qualità del lavoro in Italia condotta dall’Isfol e dalla quinta indagine sulle condizioni di lavoro in Europa realizzata da Eurofound. Gli esperti hanno confermato che la definizione della qualità del lavoro non è di facile determinazione; da ciò ne discende che appare molto complesso giungere ad un indicatore unico di misurazione, dal momento che la qualità del lavoro si articola in più aspetti generalmente indipendenti tra loro, quali il fattore economico, la salute e sicurezza, l’acquisizione di competenze sul posto di lavoro, i tempi e i ritmi di lavoro. Dunque, accanto alla percezione soggettiva dei lavoratori, sono stati costruiti numerosi indicatori con la finalità di misurare le diverse dimensioni della qualità del lavoro. Riguardo ad essi, i materiali allegati e il comunicato stampa relativo ne danno ampia spiegazione.

 

Per approfondire:

La qualità del lavoro. Evidenze nazionali e sovranazionali.

Leggi il Comunicato Stampa

Gli interventi:

F. Bergamante

M. Centra

M. Curtarelli

M.Curtarelli, G. Vermeylen

A. Cutillo

C. Tagliavia

G. Vermeylen

T. Canal

G. Gosetti

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