Rapporto su Istruzione e Formazione Professionale
23.09.2015 - Continua la crescita del sistema di istruzione e formazione professionale, raggiungendo i 328mila iscritti nell’annualità 2013-14, vale a dire l’8,7% in più rispetto all’annualità precedente.
E’ questo un dato significativo che emerge dal Rapporto dell’Isfol sul Sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), presentato questa mattina a Roma. L’evento ha visto la partecipazione del Sottosegretario al Lavoro, On. Luigi Bobba, il quale ha dichiarato: “I percorsi di IeFP sono fondamentali nell’ambito della strategia perseguita dal Governo volta, fra l’altro, a migliorare il rapporto tra sistema educativo e mondo delle imprese, al fine di incrementare l’occupabilità dei giovani. I decreti attuativi del Jobs Act puntano a favorire l’individuazione di percorsi innovativi nella formazione professionale anche tramite un rilancio dell’apprendistato, tali da diventare tasselli di un unico disegno armonico, che contrasti efficacemente la disoccupazione giovanile e la dispersione scolastica. E’ importante sottolineare – ha continuato Bobba – che il Sistema IeFP si sta sempre più strutturando in modo da valorizzare e mettere a frutto i talenti dei giovani, affinché ciascuno possa realizzare le proprie aspettative lavorative”.
Emerge dunque, come il sistema IeFP, sia riuscito a costruire in questi anni, un argine di indubbia efficacia al fenomeno della dispersione formativa, soprattutto nei confronti di coloro che scarsamente motivati dalle metodologie scolastiche tradizionali, hanno visto, nei percorsi realizzati dai centri accreditati, una modalità attrattiva ed efficace per reinserirsi nei percorsi.
“L’IeFP ha dimostrato sul campo un’alta capacità inclusiva – ha dichiarato il presidente ISFOL Pier Antonio VARESI – nel contrastare il fenomeno della dispersione formativa. Sempre più giovani, scarsamente motivati dalle metodologie scolastiche tradizionali, vedono in questi percorsi un’ottima occasione per acquisire una qualifica e un diploma professionale spendibili nel mercato del lavoro”. La filiera si conferma quindi un canale molto attivo e al tempo stesso particolarmente efficace dal punto di vista dell’occupabilità dei giovani. “Sebbene in un contesto strutturale – ha aggiunto VARESI – di crisi economico-occupazionale, il sistema IeFP riesce a professionalizzare gli allievi, anche grazie all’ampio ricorso a metodologie didattiche improntate alla pratica, al laboratorio, allo stage, attualizzando l’apprendimento nell’esperienza”.
Per riprendere alcuni dati che emergono dal Rapporto, è interessante sottolineare che nel 2013-14 i qualificati sono stati 75.604 (contro i 42.705 dell’annualità precedente). Per la prima volta i qualificati a scuola hanno superato quelli presso i Centri accreditati. Tale prevalenza è risultata assoluta al Sud e molto netta al Centro e in Sicilia, mentre rimangono prevalenti le Istituzioni formative al Nord.
Relativamente alle figure professionali preferite l’“operatore alla ristorazione” raccoglie la grande maggioranza dei consensi, con oltre 94 mila iscritti. Segue a distanza la figura dell’“operatore del benessere”, con oltre 36 mila iscritti.
Il Rapporto dà conto anche degli esiti occupazionali dei giovani qualificati. Il 50% risulta occupato, il 23,5% disoccupato e il 18,6% in cerca di prima occupazione. I giovani in formazione risultano il 6,6%. Tra gli occupati la maggioranza riveste una posizione lavorativa da dipendente (85,6%), mentre l’8% è autonomo e il 6,4% ha un contratto atipico.
Come già osservato, uno degli aspetti più significativi del sistema di IeFP consiste nella grande capacità inclusiva della filiera. Gli iscritti di nazionalità straniera ammontano a 46.539 allievi nei primi tre anni e a 1.746 al IV anno. Il totale degli stranieri supera quindi, nei quattro anni, le 48mila unità, corrispondenti al 14,7% del totale. Gli allievi di origine straniera risultano più motivati rispetto ai compagni italiani e scelgono in maggior misura il percorso formativo in prima battuta e non a seguito di un insuccesso scolastico. Inoltre ottengono voti migliori e presentano più raramente bocciature.
Il Rapporto illustra inoltre i risultati di un indagine dedicata alla conoscenza del sistema educativo da parte della popolazione adulta (30-54enni), fascia all’interno della quale si trova la più ampia quota di genitori con figli in età di obbligo di istruzione/diritto-dovere. Proprio in tale ambito, si rileva una diffusa e profonda crisi di visibilità del nostro sistema educativo. In particolare, sul segmento IeFP solo la metà del campione individua correttamente sia i centri di formazione sia gli istituti professionali come strutture erogatrici dei percorsi.
Durante l’incontro è stato proiettato un video documentario sulla IeFP.