Povertà
Il contrasto alla povertà e il supporto a processi che favoriscano l’inclusione sociale dei cittadini europei rappresentano i temi fondamentali e trasversali della politica di coesione nell’ambito della nuova Programmazione europea dei Fondi strutturali (2014-2020).
Le scelte di policy del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in materia di lotta alla povertà e all’esclusione sociale, affondano le radici nella scelta che il Consiglio europeo ha introdotto con la Strategia Europa 2020 di affermare la visione “sociale” del modello europeo, inserendo tra gli obiettivi anche la lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Questo obiettivo ha assunto rilevanza concreta nel Regolamento del Fondo Sociale Europeo (FSE) nella decisione di destinare obbligatoriamente il 20% dell’ammontare delle risorse alle politiche di inclusione sociale, in particolare, delle persone “a rischio di povertà relativa”, in condizione di “grave deprivazione materiale” ed in famiglie con bassa “intensità di lavoro”.
L’obiettivo principale del Programma Operativo Nazionale PON Inclusione, a titolarità del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è il “Sostegno per l’Inclusione Attiva – SIA”, la prima misura introdotta a livello nazionale di sostegno al reddito, diretta alle famiglie a rischio di esclusione sociale.
L’Isfol mette a disposizione dell’Autorità di Gestione (AdG) del PON Inclusione le proprie competenze, conoscenze e risorse tecnico-scientifiche in materia di ricerca, analisi, monitoraggio e valutazione di politiche e sistemi, contribuendo all’elaborazione di modelli e strumenti di supporto, sperimentandone e valutandone l’efficacia e la sostenibilità, anche al fine di sostenere l’attuazione delle politiche da parte delle amministrazioni competenti. L’Isfol ha inoltre già sostenuto il Ministero, l’Inps e le Città metropolitane nella fase di avvio e sperimentazione della “Nuova Social Card”, progetto pilota da cui parte l’idea del SIA, basato su approccio di “conditional cash transfer” che prevede un progetto di inserimento sociale, cui condizionare l’erogazione del mero sussidio economico, attraverso la sottoscrizione di un patto di inserimento stipulato dai beneficiari con i servizi sociali territoriali.
È ormai universalmente riconosciuto che il fenomeno della povertà per essere colto nel suo significato più profondo richiede un approccio multidimensionale focalizzato non solo sulla deprivazione economica (parametrata ad una soglia di reddito o consumi) ma anche su altri aspetti della vita quotidiana delle persone: lavoro, ambiente, relazioni sociali, sfera affettiva, conoscenza, salute.
In questo quadro, l’Isfol ha avviato un’azione di ricerca sul tema della povertà e del benessere osservati in ottica multidimensionale, assumendo in particolare il Capability Approach di Amartya Sen come riferimento teorico. L’azione di ricerca è stata finalizzata all’elaborazione e sperimentazione di un modello d’analisi multidimensionale della povertà e di uno specifico indicatore di misurazione che tenga in considerazione un set ampio di dimensioni di vita degli individui. Tale modello d’analisi è denominato MACaD (Multidimensional Analysis of Capability Deprivation) è stato applicato ad un campione non rappresentativo di minori appartenenti alle famiglie destinatarie della Carta Acquisti. Obiettivo principale è stato quello di analizzare il benessere dei minori su varie dimensioni di vita attraverso l’ascolto del loro ‘punto di vista’.
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