La Garanzia Giovani: primi passi verso un nuovo modello di attuazione delle politiche attive del lavoro

L’avvio e l’implementazione del Programma Garanzia Giovani in Italia ha rappresentato un elemento di innovazione e sperimentazione importante, per l’utilizzo di un modello di profilazione degli utenti, dell’applicazione di costi standard, per lo sviluppo del sistema informativo e, non da ultimo, per l’ingresso di operatori accreditati anche in alcuni contesti regionali nei quali il sistema dell’accreditamento al lavoro era assente o mai attuato.

Tra questi aspetti, non v’è dubbio che nell’ambito di un’azione di monitoraggio, la spinta all’implementazione di una piattaforma informativa che ha permesso di armonizzare i diversi archivi regionali delle politiche per l’implementazione della Garanzia Giovani, integrandoli con le informazioni presenti nella Banca Dati sulle Politiche Attive e Passive del Lavoro è stata di fondamentale importanza.

Nello specifico, al febbraio 2016 il numero delle registrazioni alla Garanzia Giovani, al netto delle cancellazioni di ufficio[1], ammonta a 834 mila individui, con una leggera prevalenza della componente maschile (51%). Il 54% dei registrati ha un’età compresa nella fascia di 19-24 anni, il 9% è rappresentato da giovani con età fino a 18 anni e il restante 37% è invece composto da over 25. Alla stessa data il numero dei presi in carico ha superato i 611 mila giovani, con una copertura, pari al 73,4% dei giovani registrati a livello nazionale.

Tale sforzo di razionalizzazione informativa ha consentito, così, non solo di poter tracciare per singolo giovane aderente al programma il percorso, i servizi di politica attiva di cui ha usufruito  e la relativa condizione professionale, ma si configura anche come modello di futura implementazione di un sistema informativo  unitario che permetterà di estendere le analisi al complesso degli utenti degli SPI, anche se non rientranti nel target previsto da Garanzia Giovani.

Un ulteriore aspetto innovativo legato all’attuazione del programma garanzia Giovani è legato al coinvolgimento di soggetti esterni alla rete dei Centri per l’impiego, cui sono stati affiancati gli operatori accreditati ai servizi per il lavoro regionali.

In questo scenario l’attuazione delle Garanzia Giovani sembra aver costituito un laboratorio sperimentale per la definizione della nuova rete dei servizi per le politiche del lavoro prevista dal più volte ricordato D.lgs. 150/2015. Molte Regioni, infatti, hanno allargato il sistema degli SPI agli enti accreditati solo in seguito all’avvio della Garanzia Giovani, generando così un esteso sistema di integrazione tra operatori pubblici e privati col risultato che, laddove il sistema pubblico si appoggia a operatori accreditati, viene ad essere potenziata anche considerevolmente la rete territoriale dei servizi. Peraltro, anche nelle regioni in cui sono presenti i soggetti accreditati, il carico di lavoro risulta essere comunque molto sbilanciato a sfavore dei CPI.

In altre parole, nella gran parte dei casi il numero di utenti che sono stati presi in carico dai centri per l’impiego è nettamente più elevato rispetto a quanto registrato per le strutture accreditate, sia in termini assoluti che come numero medio di individui per struttura. Fa eccezione il caso lombardo, il cui modello di servizi per l’impiego regionali ha permesso di abbattere considerevolmente il carico di lavoro sulle singole strutture, sia pubbliche che accreditate, con valori medi molto vicini a quelli teorici dell’equi-distribuzione dell’utenza. Peraltro, l’indice medio di profiling dei giovani che hanno usufruito di servizi offerti presso gli operatori accreditati presenta un valore molto più basso di quanto rilevato per quelli che si sono rivolti ai CPI. Questi ultimi dunque oltre a trattare numeri di utenza più elevati delle APL/enti accreditati si sono confrontati con una platea di soggetti mediamente più problematica, rimanendo un punto di riferimento per la platea di utenti che hanno più difficoltà ad entrare nel mercato de lavoro. Ma probabilmente, a differenza del passato, con Garanzia Giovani i CPI hanno potuto dare risposte concrete, in termini di servizi e di opportunità di esperienze formativo-occupazionale proprio al target prioritario del programma.

 



[1] Si tratta di cancellazioni dell'adesione per annullamento della stessa a causa di: ripensamento del giovane, mancanza di requisiti del giovane, rifiuto della presa in carico da parte del giovane.

 

tasto back

Azioni sul documento