Isfol: un'indagine in corso sulla formazione dei titolari di microimprese nel mezzogiorno

Formarsi per competere

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21.07.2011 - “Arrivare a formulare proposte concrete alle istituzioni pubbliche e private per la formazione continua dei titolari di microimprese”.

“Arrivare a formulare proposte concrete alle istituzioni pubbliche e private per la formazione continua dei titolari di microimprese”. Questa in sintesi è la finalità della ricerca Isfol sullo sviluppo delle competenze dei piccoli imprenditori, come ha spiegato Domenico Nobili, responsabile dell'Area Politiche e Offerte per la Formazione Continua dell'Isfol, aprendo a Roma, lo scorso 19 luglio, i lavori del seminario dedicato al tema: “Le politiche, i modelli e gli strumenti per lo sviluppo delle competenze dei titolari delle microimprese nelle Regioni del Mezzogiorno”.
In particolare, “scopo dell'incontro” si legge in una nota dell'Area “è stato quello di approfondire, attraverso una indagine pilota, condotta nell’ultimo trimestre del 2010, alcuni temi legati allo sviluppo delle competenze di questa fascia d’imprenditori, anche al fine di colmare, per quanto parzialmente, alcune lacune informative sulla percezione di efficacia degli strumenti di intervento, da parte dei titolari che operano nei territori dell’obiettivo Convergenza”.
Si è trattato di una giornata di confronto e di scambio, in vista della diffusione dei risultati definitivi dell’indagine, che ha riunito intorno a un tavolo di riflessione i ricercatori Isfol, i rappresentanti dei Fondi Paritetici, dove sono presenti in misura prevalente le microimprese e i funzionari delle amministrazioni del Mezzogiorno coinvolte nella programmazione (Basilicata, Calabria, Sicilia, Puglia e Campania).
Nel corso del dibattito è stata ricordata l’importanza di “fornire nuovi percorsi di valore alle micro imprese tramite proposte di formazione adatte alle esigenze del mercato” sottolineando che “tale passaggio può essere attuato trasferendo saperi utilizzabili nei processi di gestione delle microimprese” perché è solo grazie ad una “formazione efficace che si può migliorare la qualità della risorsa produttiva lavoro e da qui il prodotto interno lordo”.

“Nei prossimi anni ci sarà un problema demografico non trascurabile che interesserà le regioni del Sud” ha fatto notare in chiusura dei lavori, Domenico Sugamiele, Direttore del Dipartimento Sistemi Formativi dell’Isfol, il quale ha aggiunto che “ci saranno delle ricadute sul tessuto sociale e il contesto economico che non devono essere per nulla trascurate”. Per questo, ha proseguito Sugamiele “l’Isfol sta compiendo uno sforzo di analisi della realtà del Mezzogiorno, per offrire, ad esempio, modelli concreti di governance utili ai territori”.

 

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