Misurarla si può con l'ISG
donna al computer che lavora
08.03.2013 - L’Isfol presenta l’ISG – Indice di sensibilità di genere - che misura, per ogni regione, aspetti strutturali e scelte di policy rivolti a realizzare una partecipazione equilibrata di uomini e donne alla vita economica e sociale.
Realizzare l’equità di genere in campo economico e sociale è un’operazione complessa che si ottiene sul medio-lungo periodo, dal concorso di diversi fattori. E’ pertanto importante individuarli e valutare il percorso da intraprendere, tenendo conto della situazione di partenza di ogni realtà regionale. I noti divari territoriali italiani in termini di partecipazione, risorse e servizi hanno infatti un riflesso diretto sulla realizzazione dell’equità di genere. In più, ogni Amministrazione regionale, titolare delle competenze in materia di formazione lavoro e politiche sociali, fa scelte diverse su come e quanto investire in misure e interventi per realizzare equità di genere.
Oggi misurare complessivamente questa diversità tra regioni è possibile attraverso l’ISG – Indice di sensibilità di genere - ideato dall’isfol - in collaborazione con esperti del settore - sulla base del modello del Global gender gap index dell’OCSE. L’indice consente di mettere insieme i fattori rilevanti per definire un territorio “sensibile al genere” (mercato del lavoro, servizi, governance istituzionale e scelte politiche), stabilirne il grado di rilevanza e quindi misurarne la combinazione in ogni regione.
L’indice non risponde solo a finalità di ricerca e monitoraggio dei fenomeni, ma rappresenta anche uno strumento a sostegno delle Amministrazioni regionali che, attraverso il monitoraggio delle singole componenti, possono essere supportate nella migliore implementazione delle proprie politiche.
Per saperne di più
ISG – Indice di sensibilità di genere su base regionale. Struttura e metodologia