Monitoraggio mercato del lavoro: i dati sull’occupazione
Fonte: ISFOL, Monitoraggio del mercato del lavoro 2012, Roma, 2013 (I Libri del Fondo sociale europeo, 180)
Isfol pubblica il monitoraggio sul mercato del lavoro. Dati aperti a disposizione in formato excel.
Numero di occupati e tasso di occupazione medio della popolazione 15-64 anni. Anni 2007-2012
Dati relativi al grafico in formato excel
L’andamento complessivo del volume di occupati e del tasso di occupazione dal 2007 ad oggi dove evidenzia l’effetto della crisi economica: ad un primo aumento degli occupati totali nel 2008, che segue il trend degli anni precedenti, segue una netta inversione di tendenza, che porta ad una marcata riduzione degli occupati nel 2010, con una conseguente compressione del tasso di occupazione al 56,9%. La leggera ripresa registrata nell’anno successivo riduce di circa 86mila unità il saldo negativo di occupati rispetto al periodo pre crisi. Si tratta, però, in un “fuoco di paglia": l’anno successivo, infatti, si registra un nuovo peggioramento, con un saldo negativo, rispetto all’anno precedente, di 102mila occupati e di 365mila rispetto al 2007.
Tassi di occupazione 2012 e variazioni assolute rispetto al 2007 per alcune delle principali componenti della popolazione (età 15-64 anni)
Dati relativi al grafico in formato excel
Della crisi economica hanno risentito soprattutto le categorie più deboli del mercato del lavoro, ed in particolare i giovani, i meno istruiti e i residenti nel mezzogiorno: Il grafico mette in relazione, per alcuni componenti della popolazione, la contrazione occupazionale registrata negli ultimi anni, e il relativo tasso di occupazione, con i valori medi nazionali. Nel primo quadrante a destra si posizionano le categorie che per tassi di occupazione e variazioni rispetto al 2007, presentano condizioni migliori rispetto alla media nazionale, mentre nel terzo quadrante rientreranno le fasce della popolazione con tassi di occupazione e variazioni peggiori rispetto al valore medio della popolazione. I 14-24enni sono, in assoluto, coloro che presentano le contrazione più alte nei relativi tassi di disoccupazione rispetto ai valori registrati nel 2007 e, al contempo, anche quelli che segano i tassi di occupazione più distanti dalla media nazionale.
Ore lavorate complessive e occupati totale. Anni 1999-2011
Dati relativi al grafico in formato excel
La crisi economica ha portato ad una drastica riduzione delle ore di lavoro complessive, ma non ad un altrettanto forte contrazione dell’occupazione. La riduzione e rimodulazione degli orari di lavoro e il ricorso all’istituto della Cig nelle sue diverse tipologie, ha evitato, almeno fino a metà 2011, conseguenze ben più gravi sull’occupazione. In figura viene riportato l’andamento del il volume di occupati e delle ore complessivamente lavorate. Ad una prolungata fase di crescita (pendenza della curva positiva), segue una brusca inversione di tendenza; dal 2008 in poi, la curva inverte il proprio andamento e descrive una riduzione delle ore lavorate e del volume degli occupati (pendenza della curva negativa). In tale fase discendente, però si nota come la relazione tra la variazione di occupati totali rispetto a quella del monte di ore complessivo risulta meno pronunciata di quanto non avvenisse nella fase di crescita pre-crisi. In altre parole, l’area compresa tra il tratto ascendente e discendente della curva dà la misura del diverso grado di elasticità nelle fasi di ingresso e di uscita dall’occupazione in relazione al ciclo economico.
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Aggiornato a: luglio 2013