Piemonte - Deliberazione Giunta Regionale 19 ottobre 2015, n. 38-2292

Approvazione del "Il Patto per il sociale della Regione Piemonte 2015-2017. Un percorso politico partecipato".

Ente Giunta regionale
Fonte B.U.R.
n. 44
05/11/2015
Documenti ARLEX correlati
Allegati

thesaurus: Termini ausiliari:Partecipazione - Termini ausiliari:Programmazione - Politiche sociali:Disabilità - Politiche sociali:Pari opportunità

tipologia: Regioni e Provincie autonome - Deliberazione Giunta Regionale

Il Welfare piemontese, “Patto per il Sociale della Regione Piemonte”, vuole essere innanzitutto un processo: attivare una dinamica partecipativa, capace di coinvolgere una pluralità di attori territoriali in una logica di reciprocità e di corresponsabilità, e può essere definito come, strumento di natura politica e programmatica.
La regione, avverte fortemente il compito di agevolare il processo di partecipazione e di creare le condizioni normative e organizzative, in coerenza con la sua funzione programmatoria e legislativa, affinché gli obiettivi individuati, come prioritari, vengano effettivamente perseguiti attraverso interventi strutturati e coerenti. E' un impegno che discende direttamente dall'art. 14 della LR 1/2004, che ha delineato il sistema integrato dei servizi della regione in coerenza con la legge 328/2000.
La programmazione strategica, nell'ambito delle politiche di welfare, si declina concretamente nella definizione di alcuni obiettivi, ritenuti essenziali alla luce delle domande e dei bisogni emergenti dalle comunità coinvolte , a cui sono direttamente connesse le azioni conseguenti da realizzare, nell'arco temporale 2015-2017.
Sono stati identificati tre assi strategici , ai quali se ne deve aggiungere un quarto, che però ha una valenza trasversale.

Gli obiettivi strategici:  
a) L'asse dell'integrazione socio-sanitaria  
b) L'asse dell'inclusione sociale e del contrasto alle diverse forme di povertà 
c) L'asse del sostegno alle responsabilità genitoriali e della prevenzione del disagio
    minorile

Come obiettivo strategico trasversale, è stato identificato l'accessibilità alla rete dei servizi, elemento decisivo per facilitare la relazione del cittadino con la complessità dei servizi distribuiti sul territorio. Le azioni proposte, nel biennio di sviluppo di  questo patto per il sociale, intendono muoversi nella direzione di sperimentare collaborazioni stabili e organiche sui territori tra diversi soggetti pubblici e privati, che rappresentano punti di ascolto, di incontro e di informazione per i cittadini, che si trovano in condizioni di particolare bisogno.
Attraverso un lavoro condiviso con il Coordinamento regionale dei centri per le famiglie e con la pluralità degli attori che operano sul fronte della prevenzione del disagio minorile, si intende elaborare, entro i primi mesi del 2016, linee guida regionale per dare corpo a questi orientamenti.

Azioni sul documento