Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 Giugno 1995

Schema generale di riferimento della "carta dei servizi scolastici"

Ente 2
Fonte G.U.R.I.
n. 138
15/06/1995

tipologia: Stato - Decreto Presid. Cons. Min.

Art. 1

In attuazione dell'art. 2, comma 1, del decreto-legge 12 maggio 1995, n. 163, e' emanato l'allegato schema generale di riferimento, denominato: "carta dei servizi della scuola", predisposto dal dipartimento della funzione pubblica, d'intesa con il Ministero della Pubblica Istruzione.

Art. 2

I soggetti erogatori di servizi scolastici adottano, ai sensi dell'art. 2, comma 2, del decreto-legge 12 maggio 1995, n. 163, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, le relative "carte dei servizi", sulla base dei principi indicati dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994 e dello schema generale di riferimento, dandone adeguata pubblicita' agli utenti e inviandone copia al dipartimento della funzione pubblica.

Art. 3

Ai sensi della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994, il "comitato permanente per l'attuazione della carta dei servizi", istituito presso il dipartimento della funzione pubblica, valuta gli standard di qualita' adottati dai soggetti erogatori e indica, se del caso, le correzioni da apportare.

Art. 4

Il dipartimento della funzione pubblica adotta iniziative di monitoraggio sull'attuazione del presente decreto e provvede ad inserirne i risultati nella relazione annuale al Parlamento sullo stato della pubblica amministrazione, predisposta ai sensi dell'art. 30 della legge 28 ottobre 1970, n. 775 e successive modificazioni ed integrazioni. I risultati del monitoraggio sono, altresi', trasmessi ai servizi di controllo interno. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

Allegato Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento della funzione pubblica Ministero della pubblica istruzione carta dei servizi della scuola principi e criteri di attuazione, finalita', materiale illustrativo - giugno 1995

Principi fondamentali la carta dei servizi della scuola ha come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana.

1. Uguaglianza 1.1. Nessuna discriminazione nell'erogazione del servizio scolastico puo' essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnica, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche.

2. Imparzialita' e regolarita' 2.1. I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettivita' ed equita' 2.2. La scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l'impegno delle istituzioni collegate, garantisce la regolarita' e la continuita' del servizio e delle attivita' educative, anche in situazioni di conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.

3. Accoglienza e integrazione 3.1. La scuola si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori del servizio, a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni, l'inserimento e l'integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessita'. Particolare impegno e' prestato per la soluzione delle problematiche relative agli studenti lavoratori, agli stranieri, a quelli degenti negli ospedali, a quelli in situazione di handicap, a quelli presenti nelle istituzioni carcerarie. 3.2. Nello svolgimento della propria attivita', ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dello studente.

4. Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza 4.1. L'utente ha facolta' di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La liberta' di scelta si esercita tra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di esse. In caso di eccedenza di domande va, comunque, considerato il criterio della territorialita' (residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari, ecc.) 4.2. L'obbligo scolastico, il proseguimento degli studi superiori e la regolarita' della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell'evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo funzionale ed organico.

5. Partecipazione, efficienza e trasparenza 5.1. Istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell'attuazione della "carta", attraverso una gestione partecipata della scuola, nell'ambito degli organi e delle procedure vigenti. I loro comportamenti devono favorire la piu' ampia realizzazione degli standard generali del servizio. 5.2. Le istituzioni scolastiche e gli enti locali si impegnano a favorire le attivita' extrascolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l'uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell'orario del servizio scolastico. 5.3. Le istituzioni scolastiche, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantiscono la massima semplificazione delle procedure ed un'informazione completa e trasparente. 5.4. L'attivita' scolastica, ed in particolare l'orario di servizio di tutte le componenti, si informa a criteri di efficienza, di efficacia,flessibilita' nell'organizzazione dei servizi amministrativi, dell'attivita' didattica e dell'offerta formativa integrata. 5.5. Per le stesse finalita', la scuola garantisce ed organizza le modalita' di aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell'ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dall'amministrazione.

6. Liberta' di insegnamento ed aggiornamento del personale 6.1. La programmazione assicura il rispetto delle liberta' di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell'alunno, facilitandone le potenzialita' evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalita', nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici, recepiti nei piani di studi di ciascun indirizzo. 6.2. L'aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e un compito per l'amministrazione, che assicura interventi organici e regolari.

Parte I

7. Area didattica 7.1. La scuola, con l'apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della societa' civile, e' responsabile della qualita' delle attivita' educative e si impegna a garantirne l'adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalita' istituzionali. 7.2. La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuita' educativa tra i diversi ordini e gradi dell'istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalita' degli alunni. 7.3. Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come criteri di riferimento la validita' culturale e la funzionalita' educativa, con particolare riguardo agli obiettivi formativi, e la rispondenza alle esigenze dell'utenza. Nella programmazione dell'azione educativa e didattica i docenti, nella scuola dell'obbligo, devono adottare, con il coinvolgimento delle famiglie, soluzioni idonee a rendere possibile un'equa distribuzione dei testi scolastici nell'arco della settimana, in modo da evitare, nella stessa giornata, un sovraccarico di materiali didattici da trasportare. 7.4. Nell'assegnazione dei compiti da svolgere a casa, il docente opera in coerenza con la programmazione didattica del consiglio di interclasse o di classe, tenendo presente la necessita' di rispettare razionali tempi di studio degli alunni. Nel rispetto degli obiettivi formativi, previsti dagli ordinamenti scolastici e della programmazione educativo-didattica, si deve tendere ad assicurare ai bambini, nelle ore extrascolastiche, il tempo da dedicare al gioco o all'attivita' sportiva o all'apprendimento di lingue straniere o arti. 7.5. Nel rapporto con gli allievi, in particolare con i piu' piccoli, i docenti colloquiano in modo pacato e teso al convincimento. Non devono ricorrere ad alcuna forma di intimidazione o minaccia di punizioni mortificanti. 7.6. Progetto educativo e programmazione la scuola garantisce l'elaborazione, l'adozione e la pubblicizzazione dei seguenti documenti: a. Progetto educativo d'istituto. Il p.e.i., elaborato dalle singole scuole, contiene le scelte educative ed organizzative e i criteri di utilizzazione delle risorse e costituisce un impegno per l'intera comunita' scolastica. Integrato dal regolamento d'istituto, definisce, in modo razionale e produttivo, il piano organizzativo in funzione delle proposte culturali, delle scelte educative e degli obiettivi formativi elaborati dai competenti organi della scuola. In particolare, regola l'uso delle risorse di istituto e la pianificazione delle attivita' di sostegno, di recupero, di orientamento e di formazione integrata. Contiene, inoltre, i criteri relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione dei docenti alle stesse, alla formulazione dell'orario del personale docente e a.t.a. (amministrativo, tecnico, ausiliario), alla valutazione complessiva del servizio scolastico. Il regolamento d'istituto comprende, in particolare, le norme relative a:

Nel regolamento sono, inoltre, definite in modo specifico:

Informazioni all'utenza sul p.e.i. Redazione entro il pubblicizzazione mediante................... Entro il ............. Copia depositata presso ........................................... Duplicazione presso la segreteria al costo di l. .................. B. Programmazione educativa e didattica programmazione educativa la programmazione educativa, elaborata dal collegio dei docenti, progetta i percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle finalita' delineati nei programmi. Al fine di armonizzare l'attivita' dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe, individua gli strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e finale e per la verifica e la valutazione dei percorsi didattici. Sulla base dei criteri espressi dal consiglio di circolo o d'istituto, elabora le attivita' riguardanti l'orientamento, la formazione integrata, i corsi di recupero, gli interventi di sostegno. Informazioni all'utenza sulla programmazione educativa: redazione entro il ................................................ Pubblicizzazione mediante .................. Entro il ............. Copia depositata presso ........................................... Duplicazione presso la segreteria al costo di l. .................. Programmazione didattica elaborata ed approvata dal consiglio di intersezione, di interclasse o di classe, la programmazione didattica:

Informazioni all'utenza sulla programmazione didattica redazione entro il ................................................ Pubblicizzazione mediante................... Entro il ............. Copia depositata presso ........................................... Duplicazione presso la segreteria al costo di l. .................. Contratto formativo il contratto formativo e' la dichiarazione, esplicita e partecipata, dell'operato della scuola. Esso si stabilisce, in particolare, tra il docente e l'allievo ma coinvolge l'intero consiglio di interclasse o di classe e la classe, gli organi dell'istituto, i genitori, gli enti esterni preposti od interessati al servizio scolastico. Sulla base del contratto formativo, elaborato nell'ambito ed in coerenza degli obiettivi formativi definiti ai diversi livelli istituzionali: l'allievo deve conoscere:

Il docente deve:

Il genitore deve:

Parte II

8. Servizi amministrativi 8.1. La scuola individua, fissandone e pubblicandone gli standard e garantendone altresi' l'osservanza ed il rispetto, i seguenti fattori di qualita' dei servizi amministrativi:

8.2. Ai fini di un miglior servizio per l'utenza, si puo' derogare dagli standard fissati. Standard specifici delle procedure 8.3. La distribuzione dei moduli di iscrizione e' effettuata "a vista" nei giorni previsti, in orario potenziato e pubblicizzato in modo efficace. 8.4. La segreteria garantisce lo svolgimento della procedura di iscrizione alle classi in un massimo di 10 minuti dalla consegna delle domande. 8.5. Il rilascio di certificati e' effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza e di cinque giorni per quelli con votazioni e/o giudizi. 8.6. Gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma sono consegnati, "a vista", a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali. 8.7. I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati direttamente dal capo di istituto o dai docenti incaricati entro cinque giorni dal termine delle operazioni generali di scrutinio. 8.8. Gli uffici di segreteria - compatibilmente con la dotazione organica di personale amministrativo - garantiscono un orario di apertura al pubblico, di mattina e di pomeriggio, funzionale alle esigenze degli utenti e del territorio. Il consiglio di circolo o di istituto delibera in merito sulla base delle indicazioni degli utenti e dei loro rappresentanti. L'ufficio di direzione o di presidenza riceve il pubblico sia su appuntamento telefonico sia secondo un orario di apertura comunicato con appositi avvisi. 8.9. La scuola assicura all'utente la tempestivita' del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno modalita' di risposta che comprendano il nome dell'istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona o l'ufficio in grado di fornire le informazioni richieste. Per l'informazione vengono seguiti i seguenti criteri: 8.10. Ciascun istituto deve assicurare spazi ben visibili adibiti all'informazione; in particolare sono predisposti:

Sono inoltre resi disponibili appositi spazi per:

8.11. Presso l'ingresso e presso gli uffici devono essere presenti e riconoscibili operatori scolastici in grado di fornire all'utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. 8.12. Gli operatori scolastici devono indossare il cartellino di identificazione in maniera ben visibile per l'intero orario di lavoro. 8.13. Il regolamento d'istituto deve avere adeguata pubblicita' mediante affissione.

Parte III

9. Condizioni ambientali della scuola 9.1. L'ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente, sicuro. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale. Il personale ausiliario, specie quello delle scuole materne ed elementari, deve adoperarsi per garantire la costante igiene dei servizi. La scuola si impegna, in particolare, a sensibilizzare le istituzioni interessate, comprese le associazioni dei genitori, degli utenti e dei consumatori, al fine di garantire agli alunni la sicurezza interna ed esterna (quest'ultima, nell'ambito del circondario scolastico). 9.2. Ogni scuola individua i seguenti fattori di qualita' riferibili alle condizioni ambientali, e ne da' informazione all'utenza:

9.3. I fattori di qualita' devono essere riferiti a ciascuna delle sedi che facciano parte della stessa istituzione.

Parte IV

10. Procedura dei reclami e valutazione del servizio. 10.1. Procedura dei reclami. I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono contenere generalita', indirizzo e reperibilita' del proponente. I reclami orali e telefonici debbono, successivamente, essere sottoscritti. I reclami anonimi non sono presi in considerazione, se non circostanziati. Il capo di istituto, dopo avere esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, sempre in forma scritta, con celerita' e, comunque, non oltre quindici giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di competenza del capo di istituto, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario. Annualmente, il capo di istituto formula per il consiglio una relazione analitica dei reclami e dei successivi provvedimenti. Tale relazione e' inserita nella relazione generale del consiglio sull'anno scolastico. 10.2. Valutazione del servizio. Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, viene effettuata una rilevazione mediante questionari opportunamente tarati, rivolti ai genitori, al personale e - limitatamente alle scuole secondarie di secondo grado - anche agli studenti. I questionari, che vertono sugli aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi del servizio, devono prevedere una graduazione delle valutazioni e la possibilita' di formulare proposte. Nella formulazione delle domande, possono essere utilizzati indicatori forniti dagli organi dell'amministrazione scolastica e degli enti locali. Alla fine di ciascun anno scolastico, il collegio dei docenti redige una relazione sull'attivita' formativa della scuola che viene sottoposta all'attenzione del consiglio di circolo o di istituto.

Parte V

11. Attuazione 11.1. Le indicazioni contenute nella presente carta si applicano fino a quando non intervengano, in materia, disposizioni modificative contenute nei contratti collettivi o in norme di legge. 11.2. Il Ministro della pubblica istruzione cura, con apposita direttiva, i criteri di attuazione della presente carta.

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