Deliberazione CIPE 12 Luglio 1996, n. 405

Riparto di somme per la realizzazione di iniziative dirette a favorire lo sviluppo sociale ed economico delle aree depresse del territorio nazionale

Ente 2
Fonte G.U.R.I.
n. 175
27/07/1996

tipologia: Stato - Deliberazione Cipe

1. A valere sulle risorse derivanti dai mutui di cui all'art. 1, comma 1, del decreto-legge 1 luglio 1996, n. 344, una quota, pari al 25% del totale e' accantonata per la copertura della quota di finanziamento nazionale destinata alla realizzazione dei programmi regionali previsti nel quadro comunitario di sostegno 1994-99, nonche' per la copertura della quota nazionale relativa alla realizzazione degli interventi nel settore idrico previsti nel QCS.

2. A valere sulle predette risorse e' altresi' accantonata una quota pari al 10% del totale per le esigenze di finanziamento di misure specifiche dirette alla riqualificazione e sviluppo dell'occupazione, anche attraverso il miglioramento qualitativo delle iniziative di formazione e la promozione di nuova imprenditorialita'.

3. Un'ulteriore quota e' riservata al finanziamento delle agevolazioni alle attivita' di ricerca, sviluppo e relativa diffusione, in particolare a favore delle piccole e medie imprese, nonche' delle agevolazioni alle attivita' produttive anche in forma automatica, tenendo conto delle esigenze di cofinanziamento del programma industria e servizi, del fondo di garanzia di cui alla legge n. 341/1995 e degli interventi previsti dall'art. 1, commi 78 e 79, della legge 28 dicembre 1995, n. 549. Il CIPE provvedera' alla quantificazione degli importi da imputare alle singole linee di intervento, sulla base delle motivate proposte delle amministrazioni competenti da trasmettere entro il 3 agosto 1996. A corredo delle proposte dovranno essere presentate apposite schede che evidenzieranno, per ciascuna tipologia di intervento, i finanziamenti gia' ottenuti, le risorse impegnate e quelle ancora disponibili, lo stato di attuazione dei programmi in precedenza finanziati.

4. La restante quota e' ripartita in via programmatica:

  • Per il 50% a favore di interventi di settore;
  • Per il 50% a favore di interventi di area.

Ai fini dell'attribuzione delle risorse, nell'ambito delle predette quote, i Ministri competenti per settore ed i presidenti delle Regioni e province autonome provvederanno a selezionare, previa individuazione di obiettivi di sviluppo economico ed occupazionale concretamente raggiungibili in un arco temporale predefinito, programmi di mantenimento e sviluppo della base produttiva e progetti di intervento infrastrutturale in grado di risolvere i nodi che ostacolano la crescita del settore o dell'area. I suddetti programmi e progetti di investimento saranno proposti al CIPE entro il 14 settembre dalle competenti amministrazioni centrali o regionali nel rispetto delle seguenti condizioni:

  • Gli interventi dovranno assicurare il rafforzamento e l'incremento stabile dei livelli occupazionali;
  • Gli interventi dovranno avere caratteristiche di completezza;
  • Nel caso di interventi di completamento di opere gia' avviate dovra' essere dimostrata l'utilita' e l'economicita' attuali dell'opera.

Il CIPE, su proposta del Ministro del bilancio, provvedera' ad assegnare le suddette risorse, dando priorita' alle seguenti tipologie di intervento:

  • Interventi compresi - anche attraverso una mirata azione di riprogrammazione del QCS 94-99 - nei programmi finanziati dall'Unione Europea; a tal fine le Regioni che inseriranno nei propri programmi operativi plurifondo grandi progetti infrastrutturali, di pronta fattibilita' progettuale e procedurale, a valenza interregionale e/o di competenza di altri enti o amministrazioni potranno ottenere, anche attraverso la stipula di apposite intese, adeguate compensazioni su progetti a valenza regionale non cofinanziati da risorse comunitarie;
  • Interventi suscettibili di attivare il cofinanziamento da parte di privati, al fine di ripartire tra pubblico e privato risorse e rischi, anche con operazioni di finanza di progetto; a quest'ultimo fine le amministrazioni potranno definire convenzioni con appositi istituti finanziari per ottenere il necessario supporto tecnico;
  • Progetti che presentino uno stato di avanzata fattibilita' (anche in termini di procedure amministrative) nel rispetto dell'economicita' dell'intervento;progetti che pongano in essere azioni omogenee e contestuali atte a rafforzarsi reCiprocamente e a produrre effetti moltiplicativi sul territorio;
  • Progetti che aumentino i benefici sociali per la collettivita', quali gli interventi diretti al recupero ambientale (anche attraverso iniziative di bonifica delle aree dismesse) ed alla valorizzazione delle risorse naturali nelle aree protette e quelli finalizzati al miglioramento delle condizioni di vita nei territori montani.
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