Risoluzione del consiglio del 9 dicembre 1996 sulla piena realizzazione del potenziale delle piccole e medie imprese (pmi), comprese le microimprese e l'artigianato, attraverso un approccio integrato volto a migliorare il contesto imprenditoriale e a stimolare misure di sostegno alle attivita imprenditoriali
| Ente | 1 |
|---|---|
| Fonte |
G.U.C.E.
n. 18 17/01/1997 |
thesaurus: Lavoro:Mercato del lavoro:Agenzie per il lavoro
tipologia: Unione Europea - Risoluzione
I. Sottolinea che: il programma integrato per le piccole e medie imprese e per l'artigianato e' concepito:
- Quale iniziativa che si prefigge di ottenere una maggiore coerenza, efficacia e trasparenza delle singole azioni a favore delle Pmi;
- Quale quadro globale duraturo per la realizzazione di azioni nell'ambito del programma pluriennale a favore delle Pmi, di azioni concertate fra la commissione e gli Stati membri ed altre azioni comunitarie a favore delle Pmi, tenendo conto, in particolare, dei nuovi obiettivi strategici individuati dal documento programmatico di madrid sulle Pmi e nuovamente posti in evidenza dal patto di fiducia per l'occupazione europea;
E che le preoccupazioni prioritarie di una politica imprenditoriale nella comunita', come specificato nel programma integrato, sono:
- Semplificare e migliorare l'ambiente economico dal punto di vista amministrativo e normativo;
- Migliorare l'ambiente finanziario delle Pmi;
- Aiutare le Pmi ad europeizzare ed internazionalizzare le loro strategie, in particolare attraverso migliori servizi di informazione e cooperazione;
- Aumentare la competitivita' delle Pmi e migliorare il loro accesso alla ricerca, all'innovazione, alle tecnologie dell'informazione e alla formazione;
- Promuovere l'imprenditorialita' e sostenere gruppi mirati;
Ricorda che:
- Con la creazione e le attivita' del comitato per il miglioramento e la semplificazione del contesto imprenditoriale, espressione dell'impegno congiunto degli Stati membri e della comunita' a favore di una politica volta a migliorare il quadro amministrativo, e' stato fatto un passo avanti verso la semplificazione amministrativa;
- Sono state adottate misure concernenti la semplificazione della normativa comunitaria, in particolare l'attuazione del sistema di valutazione dell'impatto economico e l'iniziativa slim (semplificare la legislazione per il mercato interno);
Riconosce che:
- Il livello del costo totale degli oneri amministrativi per le Pmi resta alto;
- Le formalita' necessarie per la Costituzione di nuove imprese suscitano particolari preoccupazioni;
- Le Pmi dipendono largamente da fonti interne di finanziamento ed incontrano difficolta' ad accedere a finanziamenti esTerni;
- I costi per commerciare a livello internazionale sono relativamente piu' elevati per le Pmi che per le imprese di maggiori dimensioni;
- Malgrado il sostanziale completamento del mercato interno ed i conseguenti vantaggi per le Pmi, la loro piena partecipazione al mercato interno e' ancora ostacolata da differenze nell'interpretazione della normativa dell'Unione Europea e da ostacoli tecnici agli scambi;
Riconosce che le Pmi, rispetto alla portata della loro attivita' economica e al loro potenziale di crescita occupazionale non beneficiano ancora sufficientemente di molti programmi ed azioni comunitari, e che:
- Gli strumenti finanziari comunitari debbono essere meglio orientati verso lo sviluppo delle Pmi;
- Si dovrebbe aumentare la presenza delle Pmi nei programmi di formazione professionale e di management;
- E' necessario consultare organizzazioni che rappresentano le Pmi ed il settore dell'artigianato nell'elaborazione di misure e politiche loro pertinenti a livello europeo.
II. Invita gli Stati membri e la commissione ad esaminare, consultandosi tra di loro, fino a che punto sia possibile migliorare il contesto imprenditoriale delle Pmi agendo sugli ostacoli strutturali al loro sviluppo risultanti dal quadro normativo, giuridico, finanziario ed amministrativo; e, a tal fine:
- A promuovere la semplificazione amministrativa e normativa basandosi sui lavori del comitato per il miglioramento e la semplificazione del contesto imprenditoriale, concentrando altresi' l'attenzione sulle aree prioritarie individuate dal documento programmatico di madrid sulle Pmi;
- A favorire uno scambio di opinioni fra gli Stati membri sul trattamento da riservare al finanziamento delle imprese;
- Ad accelerare la piena attuazione delle direttive concernenti il mercato interno, in particolare nel settore degli appalti pubblici, dei servizi d'investimento e delle assicurazioni;
- A stabilire al piu' presto, se cio' non e' ancora stato fatto, uno o piu' punti di contatto per aiutare le Pmi a far fronte alle barriere commerciali intracomunitarie, in base alla risoluzione del consiglio dell'8 luglio 1996 sulla cooperazione fra le amministrazioni per l'applicazione della normativa relativa al mercato interno (9),
- Ad operare a favore di una maggiore accettazione del principio del riconoscimento reCiproco nel settore delle specifiche tecniche, riducendo cosi' le barriere tecniche che ostacolano gli scambi delle Pmi e garantire il funzionamento efficace della decisione 3052/95/ce del Parlamento europeo e del consiglio, del 13 dicembre 1995, che istituisce una procedura d'informazione reCiproca sulle misure nazionali che derogano al principio di libera circolazione delle merci all'interno della comunita' (10);
- A migliorare l'accesso delle Pmi ai programmi e ad altre misure di sostegno a livello nazionale e europeo;
- A promuovere l'adeguamento dei programmi di formazione alle esigenze delle Pmi;
- A promuovere la partecipazione di imprenditrici e coimprenditori, giovani imprenditori ed imprenditori di gruppi minoritari a programmi operativi allo scopo di migliorarne l'accesso alla formazione, ai servizi locali ed alle reti di cooperazione.
III. Invita la commissione, di concerto con gli Stati membri, a portare avanti scambi intensivi relativi alle migliori prassi tra Stati membri, tramite i programmi comunitari esistenti, concentrandosi:
- Sulla promozione di una cultura d'impresa e sull'imprenditorialita' ad ogni livello, con particolare riguardo ai sistemi di formazione ed istruzione ed all'incentivazione di giovani imprenditori;
- Sull'incentivazione dello sviluppo di imprese commerciali e di distribuzione, concentrandosi anche sul ruolo del commercio nelle zone urbane e rurali; a migliorare l'accesso delle Pmi alla societa' dell'informazione effettuando una serie di azioni pilota destinate a diffondere le migliori prassi, e promuovendone i risultati, nel contesto del piano d'azione comunitario sulla societa' dell'informazione.
IV. Invita la commissione: a dare piena attuazione alle misure comunitarie nell'ambito della politica imprenditoriale nonche' di altre pertinenti politiche comunitarie, in particolare:
- Continuando a migliorare il sistema di valutazione dei costi/benefici delle proposte di atti comunitari ed in particolare, completando la revisione del sistema di valutazione dell'impatto economico;
- Portando avanti il progetto pilota slim (semplificare la legislazione per il mercato interno) e prendendo in considerazione, in consultazione con gli Stati membri, settori per azioni di piu' ampia portata;
- Migliorando ulteriormente le sue procedure per far fronte ai reclami da parte di imprese, comprese le Pmi, per quanto riguarda gli ostacoli al corretto funzionamento del mercato interno;
- Migliorando l'accesso delle Pmi ai capitali di rischio mediante investimenti del Fondo Europeo d'Investimento (Fei) nel capitale di appropriati intermediari finanziari;
- Sviluppando gli euro-info-centres come first stop shops per le Pmi, se del caso, nel contesto delle reti di sostegno alle imprese degli Stati membri che operano come interfaccia unica per orientare le richieste a reti e fornitori di servizi pertinenti, facilitando cosi' l'accesso di tutte le Pmi alla totalita' dei programmi comunitari;
- Individuando modalita' che permettano alle Pmi di partecipare appieno a tutti i programmi comunitari; al riguardo prende atto dell'intenzione della commissione di trasmettere agli Stati membri entro la fine del 1997 una raccomandazione sulle vie da seguire per accrescere la partecipazione delle Pmi alle politiche ed ai programmi comunitari;
- Introducendo ampie misure per eliminare gli ostacoli alla partecipazione delle Pmi agli appalti pubblici, comprese azioni volte ad ottenere che il Gruppo Europeo di Interesse Economico (Geie) possa partecipare in condizioni di parita' alle offerte di contratti pubblici, e presentando una comunicazione al riguardo non oltre la fine del 1996;
- Incoraggiando le Pmi a creare o sviluppare un'attivita' in un altro Stato membro mediante l'eliminazione degli ostacoli agli investimenti transfrontalieri e alle joint ventures nell'unione europea;
- Migliorando la sensibilita' delle Pmi europee ai progressi strategici compiuti dalle Pmi in paesi terzi e potenziando le possibilita' d'accesso delle Pmi europee a questi paesi tramite i programmi comunitari esistenti;
- Migliorando l'accesso delle Pmi ai programmi comunitari di Rst ed incoraggiando uno sviluppo tecnologico transnazionale orientato sul mercato mediante una migliore informazione e promozione e migliori procedure di selezione e management, compresa la riduzione dei tempi per decisioni e pagamenti;
V. Riconoscendo che:
- Le piccole imprese e le microimprese svolgono un ruolo importante in termini di crescita e generano un'alta percentuale di nuovi posti di lavoro;
- La creazione di posti di lavoro nella comunita' puo' essere incentivata migliorando il contesto imprenditoriale delle piccole imprese e delle microimprese a livello della comunita' e degli Stati membri;
- Le piccole imprese e le microimprese potrebbero trarre maggiore vantaggio da taluni programmi e azioni della comunita';
- L'onere derivante da un ambiente economico complesso e' piu' gravoso per le piccole imprese e le microimprese;
- Alcuni strumenti finanziari della comunita' dovrebbero essere meglio orientati verso le esigenze delle piccole imprese e delle microimprese;
- Si dovrebbe aumentare la presenza delle piccole imprese e delle microimprese nei programmi di formazione professionale e di management;
Sottolinea che le piccole imprese e le microimprese svolgono un ruolo centrale nello sviluppo e nell'occupazione a livello locale e che le donne, i giovani imprenditori e gli imprenditori di gruppi minoritari svolgono un ruolo sempre piu' importante nella creazione di nuove piccole imprese e microimprese. Invita gli Stati membri e la commissione: a riconoscere in modo concreto e pratico il particolare ruolo svolto dalle piccole imprese e dalle microimprese nella creazione e nella salvaguardia di posti di lavoro nell'Unione Europea e le particolari difficolta' che le imprese di queste dimensioni incontrano a causa degli oneri imposti da un ambiente economico complesso; pertanto, a tener conto, nell'ambito delle misure comunitarie vigenti, delle particolari esigenze e priorita' delle piccole imprese e delle microimprese con le seguenti azioni:
- Promuovere una semplificazione amministrativa e normativa mirata;
- Incentivare iniziative di sviluppo e occupazionali a livello locale;
- Porre in atto misure specifiche di informazione e comunicazione per piccole imprese e microimprese nell'ambito dei programmi esistenti;
- Far fronte alle esigenze delle piccole imprese e delle microimprese nella transizione verso la moneta unica, in particolare per quanto concerne i tempi e l'informazione;
- Migliorare l'accesso ai programmi comunitari e in particolare ai fondi strutturali;
- Migliorare la consultazione delle organizzazioni che rappresentano le piccole imprese e le microimprese in occasione dell'elaborazione di misure ad esse pertinenti a livello nazionale ed europeo.
Invita la commissione ad avviare, di concerto con gli Stati membri, scambi delle migliori prassi a livello nazionale per migliorare i meccanismi di sostegno a favore delle piccole imprese e delle microimprese, tenendo conto delle esigenze specifiche di queste categorie di imprese e prevedendo adeguate disposizioni per l'attuazione dei programmi. Inoltre invita la commissione a:
- Continuare a sviluppare misure innovative per migliorare l'ambiente finanziario per le piccole imprese e le microimprese, rivolgendo particolare attenzione ai fattori che ostacolano il loro accesso al finanziamento delle imprese;
- Garantire l'accesso delle piccole imprese e delle microimprese alla societa' dell'informazione nel contesto del piano d'azione comunitario;
- Promuovere il coinvolgimento delle piccole imprese e delle microimprese in subappalti nell'indotto di progetti sviluppati nell'ambito di programmi comunitari di Rst.





