Testo Coordinato Decreto Legge 30 Agosto 1993
Testo del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148 (in gazzetta ufficiale - serie generale - n. 116 del 20 maggio ed avviso di rettifica in gazzetta ufficiale - serie generale - n. 120 del 25 maggio 1993), coordinato con la legge di conversione 19 luglio 1993, n. 236 (in gazzetta ufficiale - serie generale n. 167 del 19 luglio 1993), recante: "interventi urgenti a sostegno dell'occupazione".
| Ente | 2 |
|---|---|
| Fonte |
G.U.R.I.
n. 167 19/07/1993 |
tipologia: Stato - Testo coordinato
Art. 1 - (( fondo per l'occupazione ))
1 .
Per gli anni 1993-1995 il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, d'intesa con il Ministro del tesoro, attua, sentite le Regioni, e tenuto conto delle proposte formulate dal comitato per il coordinamento delle iniziative per l'occupazione presso La Presidenza del Consiglio dei Ministri, istituito ai sensi dell'articolo 29 della legge 23 agosto 1988, n. 400, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 settembre 1992, misure straordinarie di politica attiva del lavoro intese a sostenere i livelli occupazionali: a) nelle aree individuate ai sensi degli obiettivi 1 e 2 del regolamento CEE n. 2052/88 (( o del regolamento CEE n. 328/88 cosi' individuate ai sensi del decreto-legge 1 aprile 1989, n. 120, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 maggio 1989, n. 181, recante misure di sostegno e di reindustrializzazione in attuazione del piano di risanamento della siderurgia; b) ))nelle aree che presentano rilevante squilibrio locale tra domanda ed offerta di lavoro secondo quanto previsto dall'articolo 36, secondo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, accertati dal Ministro del lavoro e della previdenza sociale, su proposta delle commissioni regionali per l'impiego, sulla base delle intese raggiunte con la Commissione delle Comunita' europee.
(( 1-bis. Ai fini della definizione degli interventi di cui )) (( al comma 1 si tiene altresi' conto: ))
- Della presenza di crisi territoriali di particolare gravita' )) (( o di crisi settoriali strutturali con notevole impatto sui )) (( livelli occupazionali, facendo riferimento ai criteri gia' )) (( definiti sulla base della legislazione vigente per particolari )) (( settori; ))
- Della sussistenza di situazioni di sviluppo ritardato o di )) (( depressione economica; ))
- Della sussistenza di processi di ristrutturazione, di )) (( riconversione industriale o di deindustrializzazione; ))(
- Della presenza di gravi fenomeni di degrado sociale, )) (( economico o ambientale e di mancata valorizzazione e difesa del )) (( patrimonio storico e artistico. ))
(( 2. Le misure di cui al comma 1, riservate alla promozione di )) (( iniziative per il sostegno dell'occupazione con caratteri di )) (( economicita e stabilita' nel tempo, comprese le dotazioni di )) (( opere di pubblica utilita', di servizi terziari e di edilizia )) (( abitativa economico-popolare, prevedono, per una durata non )) (( superiore ai tre anni, l'erogazione di incentivi ai datori di )) (( lavoro, per ogni unita' lavorativa occupata a tempo pieno, )) (( aggiuntiva rispetto alle unita' effettivamente occupate alla )) (( data di entrata in vigore del presente decreto, secondo )) (( modulazioni decrescenti che non possono superare )) (( complessivamente una annualita' del costo medio pro capite )) (( del lavoro. Il beneficio e' cumulabile con le agevolazioni )) (( di cui agli articoli 8, 20 e 25, comma 9, della legge 23 luglio )) (( 1991, n. 223, ed all'articolo 8, comma 9, della legge 29 )) (( dicembre 1990, n. 407. Gli incentivi di cui al presente comma )) (( devono favorire l'occupazione femminile, in conformita' ai )) (( principi di cui alla legge 10 aprile 1991, n. 125. ))
3 .
Alle misure di cui al comma 2 possono accedere soggetti pubblici e privati, anche organizzati in forma cooperativa, che presentino motivata domanda relativa a tutti i settori economici, purche' funzionali alle finalita' di cui al comma 1. Possono altresi' accedere imprese, pubbliche o private, incaricate di gestire progetti di pubblica utilita', di durata non inferiore ad un anno, nei quali siano impiegati lavoratori sospesi in cassa integrazione guadagni straordinaria e lavoratori rientranti nelle categorie di cui all'articolo 25, comma 5, della legge 23 luglio 1991, n. 223, promossi dalle amministrazioni statali o dalle Regioni.
4 .
Gli interventi previsti dal comma 2 sono estesi a tutto il territorio nazionale per le iniziative riguardanti l'occupazione di persone svantaggiate, promosse dai soggetti di cui all'articolo 1, comma 1, lettera b), della legge 8 novembre 1991, n. 381.
5 .
Con uno o piu' decreti da emanarsi entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministro del tesoro, definisce, in linea con la normativa comunitaria, sentite le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro maggiormente rappresentative sul piano nazionale, i requisiti soggettivi dei lavoratori, avendo anche riguardo alle unita' dei giovani disoccupati in conseguenza della ultimazione dei lavori in tema di valorizzazione di beni culturali ed ambientali e, comunque, di interventi per la realizzazione di opere di utilita' collettiva di cui all'articolo 15 della legge 28 febbraio 1986, n. 41, e all'articolo 23 della legge 11 marzo 1988, n. 67, i modelli in conformita' dei quali vanno redatte le domande di contributo di cui al comma 3, i termini e le modalita' di erogazione dei benefici di cui al comma 2, anche mediante conguagli con i contributi previdenziali, nonche' le modalita' di controllo sui risultati conseguiti. Ai provvedimenti di ammissione ai benefici del Fondo di cui al comma 7 e di autorizzazione delle relative spese provvede il Ministro del lavoro e della previdenza sociale nei limiti delle disponibilita' del Fondo medesimo. La mancata attuazione del programma indicato nella domanda di contributo di cui al comma 3 comporta la decadenza dai benefici con restituzione di quanto eventualmente gia' fruito.
(( 6. Per le finalita' di cui al comma 1 il Ministero del lavoro e )) (( della previdenza sociale, sentite le commissioni regionali per )) (( l'impiego, stipula convenzioni con consorzi di comuni e con )) (( enti, societa', cooperative o consorzi pubblici e privati, di )) (( comprovata esperienza e capacita' tecnica nelle materie di cui )) (( al presente articolo, nonche' con gli enti gestori dei fondi )) (( mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione )) (( di cui al comma 1 dell'articolo 11 della legge 31 gennaio 1992, )) (( n. 59, diretti all'incremento dell'occupazione, per progettare )) (( modelli e strumenti di gestione attiva della mobilita' e dello )) (( sviluppo di nuova occupazione, anche delineando metodi di )) (( valutazione della fattibilita' dei progetti e dei risultati )) (( conseguiti. ))
7 .
Per le finalita' di cui al presente articolo e' istituito presso il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale il fondo per l'occupazione, alimentato dalle risorse di cui all'autorizzazione di spesa stabilita al comma 8, nel quale confluiscono anche i contributi comunitari destinati al finanziamento delle iniziative di cui al presente articolo, su richiesta del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. A tale ultimo fine i contributi affluiscono all'entrata del bilancio dello stato per essere riassegnati al predetto Fondo.
(( 7-bis. I contributi che verranno erogati dalla CEE per la )) (( realizzazione dei servizi di informazione sul mercato del )) (( lavoro comunitario e per gli scambi di domande e offerte di )) (( lavoro tra gli Stati membri, nonche' per le attivita' di )) (( cooperazione tra i servizi per l'impiego comunitari, verranno )) (( versati all'entrata del bilancio dello stato per essere )) (( assegnati ad apposito capitolo dello stato di previsione del )) (( Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. ))
8 .
Per il finanziamento del fondo di cui al comma 7 e' autorizzata la spesa di lire 550 miliardi per l'anno 1993 e di lire 400 miliardi per ciascuno degli anni 1994 e 1995. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1993-1995, al capitolo 6856 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l'anno 1993,all'uopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. Le somme non impegnate in ciascun esercizio finanziario possono esserlo in quello successivo.
Allegato al file ale001377arlex.txt
Art. 1-bis - Promozione di nuove imprese giovanili nel settore dei servizi
(( 1. Una quota del Fondo per l'occupazione di cui all'articolo 1, )) (( comma 7, non superiore al 10 per cento, e' riservata allo )) (( sviluppo di nuove imprese giovanili nei settori della fruizione )) (( dei beni culturali, del turismo, della manutenzione di opere )) (( civili ed industriali nelle Regioni del mezzogiorno, nonche' )) (( nel settore dei servizi socio-assistenziali domiciliari e di )) (( aiuto personale alle persone handicappate in situazioni di )) (( gravita' di cui all'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio )) (( 1992, n. 104, e agli anziani non autosufficienti. ))
(( 2. Le finalita' di cui al comma 1, ad eccezione di quelle )) (( relative alle imprese che operano nel settore dei servizi )) (( socio-assistenziali domiciliari e di aiuto personale alle )) (( persone handicappate in situazione di gravita' di cui )) (( all'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e )) (( agli anziani non autosufficienti, sono realizzate tramite il )) (( comitato per lo sviluppo di nuova imprenditorialita' giovanile, )) (( di cui all'articolo 1, comma 4, del decreto-legge 30 dicembre )) (( 1985, n. 786, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 )) (( febbraio 1986, n. 44, come modificato dall'articolo 1 della )) (( legge 11 agosto 1991, n. 275, che opera con i propri criteri e )) (( le proprie procedure. ))
(( 3. I soggetti destinatari dei benefici devono avere le )) (( caratteristiche delle societa' o delle cooperative di cui )) (( all'articolo 1, comma 1 del decreto-legge 30 dicembre 1985, n. )) (( 786, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio )) (( 1986, n. 44, e successive modificazioni. Con decreto del )) (( Ministro del bilancio e della programmazione economica, )) (( d'intesa con i Ministri del tesoro e del lavoro e della )) (( previdenza sociale, sono definiti i criteri e le modalita' di )) (( concessione delle agevolazioni. ))
Allegato al file ale001377arlex1.txt
Art. 1-ter - Fondo per lo sviluppo
(( 1. Per consentire la realizzazione nelle aree di intervento e )) (( nelle situazioni individuate ai sensi dell'articolo 1 di nuovi )) (( programmi di reindustrializzazione, di interventi per la )) (( creazione di nuove iniziative produttive e di riconversione )) (( dell'apparato produttivo esistente, con priorita' per )) (( l'attuazione dei programmi di riordino delle partecipazioni )) (( statali, nonche' per promuovere azioni di sviluppo a livello )) (( locale, IV i comprese quelle dirette alla promozione )) (( dell'efficienza ocmplessiva dell'area anche attraverso )) (( interventi volti alla creazione di infrastrutture tecnologiche, )) (( in relazione ai connessi effetti occupazionali, e' istituito )) (( presso il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, un )) (( apposito Fondo per lo sviluppo conla dotazione finanziaria di )) (( lire 75 miliardi per l'anno 1993 e di lire 100 miliardi per )) (( ciascuno degli anni 1994 e 1995. ))
(( 2. I criteri e le modalita' di utilizzo delle disponibilita' )) (( del Fondo di cui al comma 1 sono stabiliti con decreto del )) (( Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministri )) (( del lavoro e della previdenza sociale, dell'industria, del )) (( commercio e dell'artigianto e del tesoro, e sentito il comitato )) (( di cui all'articolo 1, comma 1, da adottare entro sessanta )) (( giorni dalla data di entrata in vigore della legge di )) (( conversione del presente decreto. ))
(( 3. Per la realizzazione degli interventi di cui al comma 1, il )) (( Ministro del lavoro e della previdenza sociale, d'intesa con il )) (( Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, puo' )) (( avvalersi delle societa' di promozione industriale partecipate )) (( dalle societa' per azioni derivanti dalla trasformazione degli )) (( enti di gestione delle partecipazioni statali ai sensi )) (( dell'articolo 15 del decreto-legge 11 luglio 1992, n. 333, )) (( convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1992, n. )) (( 359, ovvero da enti di gestione disciolti, nonche' della GEPI )) (( S.p.a. ))
(( 4. Gli interventi a valere sul Fondo di cui al comma l sono )) (( determinati sulla base dei criteri di cui all'articolo 1, comma )) (( 2, del decreto-legge 22 ottobre 1992, n. 415, convertito, con )) (( modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1992, n. 488. ))
(( 5. Le disponibilita' del Fondo di cui al comma 1 possono essere )) (( utilizzate, nei limiti delle quote indicate dal decreto del )) (( Presidente del Consiglio dei Ministri di cui al comma 2, per )) (( l'erogazione, alle amministrazioni pubbliche ed agli )) (( operatori pubblici e privati interessati, della quota di )) (( finanziamento a carico del bilancio dello stato per )) (( l'attuazione di programmi di politica comunitaria, secondo le )) (( modalita' stabilite dalla legge 16 aprile 1987, n. 183, e )) (( successive modificazioni. ))
(( 6. All'onere derivante dall'attuazione del presente articolo, )) (( pari a lire 75 miliardi per l'anno 1993 e a lire 100 miliardi )) (( per ciascuno degli anni 1994 e 1995, si provvede mediante )) (( corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini )) (( del bilancio triennale 1993-1995, al capitolo 6856 dello stato )) (( di previsione del Ministero del tesoro per l'anno 1993, )) (( all'uopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al )) (( Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. ))
Allegato al file ale001377arlex2.txt
Art. 2 - (( interventi di reindustrializzazione ))(( e di sviluppo dell'occupazione ))
1 .
Il periodo temporale di durata del Fondo speciale per gli interventi a salvaguardia dei livelli di occupazione, istituito con l'articolo 17 della legge 27 febbraio 1985, n. 49, decorre dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto interMinisteriale di attuazione previsto nel comma 4 del predetto articolo. Al Fondo e' conferita una ulteriore somma di lire 15 miliardi per l'anno 1993. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto al capitolo 9001 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per il medesimo anno, all'uopo utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato.
2 .
I rientri per capitale ed interessi derivanti per i medesimi anni dalle anticipazioni concesse dal mediocredito centrale ai sensi dell'articolo 2, lettera a), della legge 28 novembre 1980, n. 782, affluiscono nel limite di lire 15 miliardi per ciascuno degli anni 1993 e 1994 al Fondo di cui al comma 1 e nel limite di lire 25 miliardi per ciascuno dei medesimi anni al Fondo istituito dall'articolo 1 della legge 27 febbraio 1985, n. 49, di cui 10 miliardi con relativi rientri costituiti dalle quote di ammortamento per capitali e degli interessi corrisposti dalle cooperative mutuatarie, destinati esclusivamente ad operazioni di finanziamento delle cooperative sociali e dei loro consorzi di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381. (( Per il solo anno 1993 i restanti 15 miliardi sono conferiti al Fondo di dotazione della sezione speciale per il credito alla cooperazione presso la banca nazionale del lavoro, istituita con Decreto Legislativo del capo provvisorio dello stato 15 dicembre 1947, n. 1421, ratificato con legge 5 gennaio 1953, n. 30, e successive modificazioni, congiuntamente ai rientri per capitale ed interessi, nel limite di lire 25 miliardi, relativi ai finanziamenti accordati a valere sul predetto Fondo istituito dall'articolo 1 della legge 27 febbraio 1985, n. 49 )).
3 .
I lavoratori dipendenti da aziende poste in vendita o in liquidazione dai proprietari che, a prescindere dallo stato di crisi dell'impresa o dalla cessazione della sua attivita', intendano rilevare, in tutto o in parte, l'azienda da cui dipendono, sono compresi tra i soggetti di cui all'articolo 14, comma 1, lettera a), della legge 27 febbraio 1985, n. 49.
(( 3-bis. Si applicano alle cooperative costituite ai sensi )) (( dell'articolo 14 della legge 27 febbraio 1985, n. 49, le )) (( disposizioni di cui agli articoli 4 e 5 della legge 31 gennaio )) (( 1992, n. 59. ))
(( 3-ter. Il comma 1 dell'articolo 16 della legge 27 febbraio )) (( 1985, n. 49, e' sostituito dal seguente: )) (( "1. In deroga alle vigenti norme possono partecipare alle )) (( cooperative di cui all'articolo 14 le societa' finanziarie il )) (( cui capitale sia posseduto per almeno l'80 per cento da )) (( cooperative di produzione e lavoro e loro consorzi. Non rientra )) (( nel calcolo per la determinazione di tale percentuale il )) (( capitale sociale eventualmente sottoscritto dalle societa' e )) (( dalle associazioni che gestiscono i fondi mutualistici per la )) (( promozione e lo sviluppo della cooperazione ai sensi degli )) (( articoli 11 e 12 della legge 31 gennaio 1992, n 59". ))
(( 4-5. (soppressi dalla legge di conversione). ))
6 .
Ai fini dell'applicazione delle agevolazioni di cui all'articolo 6 del decreto-legge 1 aprile 1989, n. 120, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 maggio 1989, n. 181, e' prorogato al 31 dicembre 1993il termine per la presentazione delle domande relative al programma di promozione industriale della SPI ed al programma speciale di reindustrializzazione delle aree di crisi siderurgica di cui all'articolo 5, commi 1 e 2, del medesimo decreto-legge.
7 .
Al fine di mantenere e sviluppare l'occupazione, i compiti di intervento nel settore bieticolo-saccarifero svolti dalla RIBS S.p.a. In base alla legge 19 dicembre 1983, n. 700, e successive modificazioni e integrazioni, sono estesi ad altri settori della produzione agricola, nei limiti delle disponibilita' finanziarie della stessa RIBS S.p.a., fatte salve le funzioni di programmazione nel settore agricolo-alimentare attribuite al CIPE dall'articolo 2, comma 2, della legge 8 novembre 1986, n. 752.
8 .
Gli interventi di cui al comma 7, limitati al sostegno dell'occupazione in aziende del settore della trasformazione o commercializzazione dei prodotti agricoli con piu' di 100 dipendenti, sono deliberati dal CIPE su proposta congiunta del Ministro dell'agricoltura e delle foreste e del Ministro del lavoro e della previdenza sociale.
9 .
Ai fini della reindustrializzazione e dello sviluppo economico ed occupazionale dell'area torrese e stabiese e dell'area di airola, la Regione Campania, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, presenta al Ministro del lavoro e della previdenza sociale un programma di interventi nell'ambito degli obiettivi di cui agli articoli 1 e 9, nonche' al Presidente del Consiglio dei Ministri per gli obiettivi di cui al presente articolo. Per le finalita' di cui al presente comma e' riconosciuto un finanziamento non superiore a trenta miliardi, nell'ambito delle risorse di cui ai predetti articoli.
(( 9-bis. Un programma analogo a quello di cui al comma 9 e' )) (( presentato dalle Regioni Emilia-Romagna e Toscana per i )) (( comprensori dell'Appennino interessati a gravi crisi aziendali )) (( nei settori della trasformazione dei prodotti zootecnici, della )) (( forestazione e dell'agricoltura. Per le finalita' di cui al )) (( presente comma e' riconosciuto un finanziamento non superiore a )) (( 3 miliardi di lire per ciascuna delle due Regioni, nell'ambito )) (( delle risorse di cui agli articoli 1 e 9. ))
Allegato al file ale001377arlex3.txt
Art. 2- bis - Attivita' di ricerca e sviluppo sui materiali ceramici avanzati
(( 1. In occasione del riaccorpamento totale all'interno della )) (( struttura dell'ENEA delle attivita' di ricerca e sviluppo sui )) (( materiali ceramici avanzati, condotte anche su incarico del )) (( medesimo enea presso il centro ricerche di Bologna della )) (( societa' TEMAV, l'ente predetto e' autorizzato, per assicurare )) (( continuita' alle ricerche impostate, a rilevare le attivita' e )) (( le attrezzature della TEMAV, nonche' ad assumere i 50 )) (( dipendenti del suddetto centro ricerche, anche in deroga ai )) (( limiti di eta' previsti dalla normativa vigente. ))
(( 2. Le operazioni di cui al comma 1 devono essere compiute entro )) (( sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di )) (( conversione del presente decreto. All'inquadramento si )) (( provvedera', previa consultazione con le organizzazioni )) (( sindacali, sulla base dei titoli di studio e delle esperienze )) (( professionali di ciascun lavoratore. Il trattamento economico )) (( spettante e' pari a quello iniziale della qualifica di )) (( inquadramento. I lavoratori conservano il trattamento )) (( previdenziale vigente presso l'assicurazione generale )) (( obbligatoria per l'invalidita', la vecchiaia e i superstiti. ))
(( 3. All'onere derivante dall'attuazione del presente articolo si )) (( fa fronte con le ordinarie disponibilita' di bilancio )) (( dell'Ente. ))
Art. 3 - Interventi nei settori della manutenzione idraulica e forestale
(( 1. E' autorizzata l'esecuzione di interventi di manutenzione )) (( idraulica nell'ambito degli ecosistemi fluviali, da effettuarsi )) (( secondo programmi redatti per i bacini di rilievo nazionale )) (( dalle rispettive autorita', per i bacini di rilievo )) (( interregionale dalle rispettive autorita' o d'intesa tra le )) (( Regioni competenti per territorio, ove le autorita' non siano )) (( costituite, e per i bacini di rilievo regionale dalle Regioni. )) (( i programmi sono redatti sulla base di criteri e modalita' )) (( adottati con decreto del Presidente della Repubblica ai sensi )) (( dell'articolo 4, comma 1, lettera f), della legge 18 maggio )) (( 1989, n. 183, e successive modificazioni e integrazioni. Il )) (( comitato dei Ministri di cui all'articolo 4, comma 2, della )) (( legge 18 maggio 1989, n. 183, e successive modificazioni, e' )) (( integrato con il Ministro del lavoro e della previdenza )) (( sociale. ))
2 .
Il decreto di cui al comma 1 definisce altresi' i criteri per la ripartizione di cui al comma 7 e le modalita' per l'esercizio del potere sostitutivo da parte del Presidente della Giunta regionale o della Provincia autonoma, in caso di inerzia degli enti pubblici incaricati della realizzazione dei singoli interventi.
(( 3. I programmi sono presentati al comitato dei Ministri di cui )) (( all'articolo 4, comma 2, della legge 18 maggio 1989, n. 183, e )) (( successive modificazioni e integrazioni, entro il termine )) (( perentorio di sessanta giorni dalla pubblicazione nella )) (( Gazzetta Ufficiale(( del decreto di cui al comma 1. )) (( l'inosservanza del predetto termine comporta l'esclusione dalla )) (( ripartizione di cui al comma 7. ))
4 .
Le somme iscritte in conto residui(( per la parte capitale )) nello stato di previsione del Ministero dei lavori pubblici per l'anno 1992, non impegnate in tale anno e che non siano conservate in bilancio in forza di altre disposizioni legislative, possono essere impegnate nell'anno 1993 per le finalita' di cui al comma 1. (( Entro il 31 dicembre 1994 possono, comunque, essere utilizzate, )) (( con le finalita' orientate alla ricostruzione del belice, )) (( le somme non impegnate di cui al decreto del Ministro dei lavori )) (( pubblici 10 aprile 1990, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale )) (( n. 106 del 9 maggio 1990, iscritte in conto residui per il 1992. )) (( 4-bis. (( Tra gli istituti di credito speciali o sezioni )) (( autonome autorizzati di cui all'articolo 6 della legge 23 )) (( dicembre 1992, n. 505, deve intendersi ricompresa anche la )) (( cassa depositi e prestiti. ))
5 .
Le somme iscritte sul capitolo 7720 dello stato di previsione del Ministero dell'agricoltura e delle foreste per l'anno 1992, non impegnate in tale anno, possono essere impegnate nell'anno1993per le finalita' di cui al comma 1.
6 .
Il Ministro del tesoro e' autorizzato ad apportare con proprio decreto, su proposta del Ministro dei lavori pubblici per quanto riguarda il comma 4, le occorrenti variazioni di bilancio di carattere compensativo, anche nel conto dei residui.
7 .
Le somme di cui ai commi 4 e 5 sono ripartite tra i bacini idrografici, sulla base dei programmi presentati, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Comitato dei Ministri di cui al comma 3.
8 .
Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale, del tesoro, del bilancio e della programmazione economica e dei lavori pubblici, sono individuate le disponibilita' nel conto residui del bilancio dello stato del 1992 e precedenti, che possono essere impegnate negli anni 1993-1995 per la realizzazione di opere di pubblica utilita' di cui alla legge 18 maggio 1989, n. 183, e succes- sive modificazioni ed integrazioni, anche mediante il cofinanziamento delle Regioni e degli enti locali, finalizzati prioritariamente alla occupazione dei soggetti disoccupati di cui all'articolo 1, comma 4. Le somme relative sono ripartite sulla base di appositi programmi predisposti dall'autorita' di bacino e dalle Regioni, d'intesa fra loro o singolarmente, con le procedure di cui al comma 7.
(( 9. Alla Regione Calabria e' concesso nel periodo 1993-1995 un )) (( contributo speciale di lire 1.340 miliardi, di cui lire 390 )) (( miliardi nell'anno 1993, lire 450 miliardi nell'anno 1994 e )) (( lire 500 miliardi nell'anno 1995, per le spese da sostenersi )) (( per il perseguimento delle finalita' previste dall'articolo 1 )) (( della legge 12 ottobre 1984, n. 664, limitatamente ai )) (( lavoratori gia' occupati nel precedente triennio. L'erogazione )) (( delle somme e' subordinata agli adempimenti di cui all'articolo )) (( 1, comma 2, del decreto-legge 3 febbraio 1986, n. 15, )) (( convertito, con modificazioni, dalla legge 2 aprile 1986, n. )) (( 87. La Regione Calabria trasmette alle camere entro il 31 )) (( dicembre 1993 una relazione sullo stato di realizzazione delle )) (( opere di cui all'articolo 1 della citata legge n. 664 del 1984 )) (( fino alla data di entrata in vigore del presente decreto, e, )) (( entro il 30 giugno 1966, una relazione sui risultati realizzati )) (( con il finanziamento di cui al presente comma. Le competenti )) (( Commissioni parlamentari esprimono parere motivato su tali )) (( relazioni entro novanta giorni. ))
10 .
All'onere derivante dall'attuazione del comma 9 si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1993-1995, al capitolo 9001 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l'anno1993,all'uopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero del tesoro.
Allegato al file ale001377arlex4.txt
Art. 4 - (( norme in materia di politica dell'impiego ))
1 .
Fino al 31 dicembre 1994, nella lista di cui all'articolo 6, comma 1, della legge 23 luglio 1991, n. 223, possono essere iscritti i lavoratori licenziati da imprese, anche artigiane o cooperative di produzione e lavoro, (( che occupano fino a quindici dipendenti )) per giustificato motivo oggettivo connesso a riduzione, trasformazione o cessazione di attivita' o di lavoro, quale risulta dalla comunicazione dei motivi intervenuta ai sensi dell'articolo 2 della legge 15 luglio 1966, n. 604, come sostituito dall'articolo 2, comma 2, della legge 11 maggio 1990, n. 108. (( Possono altresi' essere iscritti i lavoratori licenziati per riduzione di personale che non fruiscano dell'indenita' di cui all'articolo 7 della legge 23 luglio 1991, n. 223. )) L'iscrizione, che non da' titolo al trattamento di cui all'articolo 7 della legge 23 luglio 1991, n. 223, deve essere richiesta, entro sessanta giorni dalla comunicazione del licenziamento, ovvero dalla comunicazione dei motivi ove non contestuale, alla competente sezione circoscrizionale per l'impiego, la quale, previa verifica che i motivi dichiarati dal datore di lavoro corrispondono a quanto disposto dal presente articolo, trasmette la richiesta all'ufficio regionale del lavoro per gli adempimenti previsti dall'articolo 6 della legge 23 luglio 1991, n. 223.
2 .
I lavoratori comunque iscritti nelle liste di mobilita' di cui all'articolo 6 della legge 23 luglio 1991, n. 223, e che non beneficiano dell'indennita' di mobilita' di cui all'articolo 7 della predetta legge, sono cancellati dalle liste alle medesime scadenze previste dallo stesso articolo 7, commi 1 e 2, per coloro che hanno diritto all'indennita' in base all'eta' e all'ubicazione dell'unita' produttiva di provenienza.
3 .
Ai datori di lavoro, comprese le societa' cooperative di produzione e lavoro, che non abbiano nell'azienda sospensioni dal lavoro in atto ai sensi dell'articolo 1 della legge 23 luglio 1991, n. 223, ovvero non abbiano proceduto a riduzione di personale nei dodici mesi precedenti, salvo che l'assunzione avvenga ai fini di acquisire professionalita' sostanzialmente diverse da quelle dei lavoratori interessati alle predette riduzioni o sospensioni di personale, che assumano a tempo pieno e indeterminato lavoratori o ammettano soci lavoratori che abbiano fruito del trattamento straordinario di integrazione salariale per almeno tre mesi, anche non continuativi, dipendenti da imprese beneficiarie da almeno sei mesi dell'intervento, sono concessi i benefici di cui all'articolo 8, comma 4, della legge 23 luglio 1991, n. 223, calcolati nella misura IV i prevista, ridotta di tre mesi, sulla base dell'eta' del lavoratore al momento dell'assunzione o ammissione. Per un periodo di dodici mesi la quota di contribuzione a carico del datore di lavoro e' pari a quella prevista per gli apprendisti dalla legge 19 gennaio 1955, n. 25, e successive modificazioni, ferma restando la contribuzione a carico del lavoratore nelle misure previste per la generalita' dei lavoratori. All'articolo 20, comma 1, della legge 23 luglio 1991, n. 223, sono soppresse le parole da "nonche' quelli" a "d'integrazione salariale".
(( 4. All'articolo 6, comma 2, della legge 23 luglio 1991, n. 223, )) (( e' aggiunta, in fine, la seguente lettera: )) (( "d-bis) realizza, d'intesa con la Regione a favore delle )) (( lavoratrici iscritte nelle liste di mobilita', le azioni )) (( positive di cui alla legge 10 aprile 1991, n. 125". ))
5 .
Al comma 1 dell'articolo 11 della legge 10 aprile 1991, n. 125, e' aggiunto, in fine, il seguente periodo: "con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministro del tesoro, viene stabilita la misura del compenso da corrispondere ai componenti del Comitato nazionale di cui all'articolo 5 e del Collegio istruttorio e della segreteria tecnica di cui all'articolo 7".
6 .
I criteri di assunzione presso le amministrazioni dello stato e gli enti pubblici stabiliti dall'articolo 16 della legge 28 febbraio 1987, n. 56, dall'articolo 5, comma 7, della legge30dicembre 1991, n. 412, e dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 febbraio 1991, si applicano anche ai lavoratori comunque iscritti nelle liste di mobilita' di cui all'articolo 6 della legge 23 luglio 1991, n. 223. Le commissioni regionali per l'impiego, tenuto conto del numero dei lavoratori beneficiari del trattamento di integrazione salariale straordinaria e di quelli iscritti nelle liste di mobilita', possono ripartire, tra le predette categorie, ai sensi dell'articolo 5 della legge 28 febbraio 1987, n. 56, la percentuale degli avviamenti a selezione riservata agli appartenenti alle categorie medesime.
7 .
Lo stanziamento nel capitolo 1089 del bilancio di previsione del Ministero per i beni culturali e ambientali puo' essere utilizzato anche per la copertura di spese per la realizzazione dei progetti socialmente utili mediante lavoratori che godono dell'indennita' di mobilita' ai sensi della legge 23 luglio 1991, n. 223.
(( 7-bis. I progetti socialmente utili di cui al decreto-legge 4 )) (( settembre 1987, n. 366, convertito, con modificazioni, dalla )) (( legge 3 novembre 1987, n. 452, possono essere svolti anche con )) (( il ricorso ai lavoratori che godono dell'indennita' di )) (( mobilita' ai sensi della legge 23 luglio 1991, n. 223. I )) (( progetti socialmente utili debbono comunque essere inerenti a )) (( progetti approvati dal Ministero per i beni culturali e )) (( ambientali. ))
8 .
Per la prosecuzione degli interventi statali di cui all'articolo 12, commi 1 e 2, del decreto-legge 12 gennaio 1991, n. 6, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 marzo 1991, n. 80, e' autorizzata l'ulteriore spesa, rispettivamente, di lire 100 miliardi e di lire 50 miliardi per l'anno 1993. Le Regioni Campania e Sicilia, sulla base dei progetti gia' attuati e presentati rispettivamente dal Comune e dalla Provincia di Napoli e dal Comune di Palermo, sono tenute a trasmettere al Ministro dell'interno una relazione sulle opere pubbliche eseguite dall'inizio degli interventi sino alla data di entrata in vigore del presente decreto, nonche', prima del trasferimento delle somme, sugli specifici programmi che saranno intrapresi per l'anno 1993; il Ministro dell'interno trasmettera' copia di dette relazioni alle commissioni parlamentari competenti ed al CNEL. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto al capitolo 6856 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l'anno 1993, all'uopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dell'interno.
9 .
Il Comune e la Provincia di Napoli ed il Comune di Palermo sono autorizzati ad utilizzare, per le finalita' di cui al presente articolo, le eventuali disponibilita' non utilizzate derivanti dai contributi statali di cui al decreto-legge 2 agosto 1984, n. 409, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 settembre 1984, n. 618, e dal decreto-legge 12 febbraio 1986, n. 24, convertito dalla legge 9 aprile 1986, n. 96, e successive modificazioni ed integrazioni.
(( 10-11. (soppressi dalla legge di conversione). ))
(( 11-bis. I datori di lavoro che, per effetto della )) (( trasformazione della loro natura giuridica da pubblica a )) (( privata, devono procedere alla copertura delle aliquote )) (( d'obbligo previste dalla legge 12 aprile 1968, n. 482, possono )) (( essere autorizzati ad adempiere gradualmente al predetto )) (( obbligo. L'autorizzazione e' rilasciata, a domanda, dal )) (( Ministro del lavoro e della previdenza sociale tenendo conto )) (( dell'esigenza di contemperare l'assolvimento dell'obbligo di )) (( copertura delle aliquote con il mantenimento degli equilibri )) (( economici e gestionali delle imprese, secondo modalita' )) (( determinate con decreto del Ministro stesso. I datori di )) (( lavoro, per i quali si e' gia' verificata la trasformazione, )) (( devono presentare la domanda entro sei mesi dalla data di )) (( entrata in vigore della legge di conversione del presente )) (( decreto. Gli altri datori di lavoro interessati devono )) (( presentare la domanda entro sei mesi dalla data della )) (( trasformazione della loro natura giuridica. ))
(( 11-ter. Le societa' cooperative ed i loro consorzi che )) (( siano stati cancellati dal registro prefettizio delle )) (( cooperative ai sensi dell'articolo 19, comma 2, della legge 31 )) (( gennaio 1992, n. 59, possono ottenere la reiscrizione nel )) (( suddetto registro qualora entro novanta giorni dalla data di )) (( entrata in vigore del presente decreto presentino la relativa )) (( domanda corredata dalla certificazione di cui al comma 1 del )) (( medesimo articolo 19. ))
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Art. 4-bis - Concorsi per la copertura di posti vacanti nelle pubbliche amministrazioni
(( 1. Le pubbliche amministrazioni che alla data di entrata in )) (( vigore del presente decreto utilizzano personale con rapporti )) (( di lavoro a tempo determinato ai sensi dell'art. 7 della legge )) (( 29 dicembre 1988, n. 554, dell'articolo 18 della legge 9 marzo )) (( 1989, n. 88, e successive modificazioni, del decreto-legge 15 )) (( giugno 1989, n. 232, convertito, con modificazioni, dalla legge )) (( 25 luglio 1989, n. 261, )) (( dell'articolo 9, comma 2, del decreto-legge 21 marzo 1988, n. )) (( 86, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 maggio 1988, )) (( n. 160, e successive modificazioni, possono bandire concorsi )) (( per la copertura dei corrispondenti posti vacanti nelle )) (( qualifiche funzionali per le quali sia richiesto il titolo di )) (( studio superiore a quello di scuola secondaria di primo grado, )) (( previa valutazione dei carichi di lavoro con specifico )) (( riferimento alla quantita' totale di atti e di operazioni per )) (( unita' di personale prodotti negli ultimi tre anni e, ove )) (( rilevi, del grado di copertura del servizio reso in rapporto )) (( alla domanda espressa e potenziale. Le medesime disposizioni si )) (( applicano al personale che alla data del 31 dicembre 1989 era )) (( in servizio ai sensi dell'articolo 5 della legge 24 dicembre )) (( 1969, n. 1013, degli articoli 5 e 6 del decreto del presidente )) (( della Repubblica 20 settembre 1973, n. 1186, nonche' )) (( dell'articolo 7 della legge 29 novembre 1984, n. 798. Si )) (( applicano altresi' al personale assunto ai sensi dell'articolo )) (( 10, comma 4, della legge 28 ottobre 1986, n. 730, e successive )) (( modificazioni. ))
(( 2. Per il personale che sia stato assunto a tempo determinato )) (( previo superamento di prove selettive, sono indetti, in )) (( attuazione del comma 1, concorsi riservati per soli titoli. Per )) (( la partecipazione a tali concorsi si prescinde dal requisito )) (( del limite di eta'. ))
(( 3. Il personale che sia stato assunto a tempo determinato )) (( esclusivamente mediante valutazione dei titoli e' ammesso a )) (( partecipare a concorsi pubblici banditi per i posti individuati )) (( ai sensi del comma 1, in deroga ai limiti di eta'. Ai )) (( candidati, qualora conseguano l'idoneita' nelle prove di esame, )) (( e' attribuito un punteggio aggiuntivo in sede di valutazione )) (( dei titoli non superiore al 20 per cento del punteggio )) (( complessivo finale, in relazione alla durata del servizio )) (( prestato. ))
(( 4. I bandi di concorso di cui ai commi 2 e 3 sono trasmessi, )) (( non appena deliberati, al Ministero del tesoro ed al )) (( dipartimento per la funzione pubblica, per le opportune )) (( verifiche, anche da parte degli organi ispettivi e di controllo )) (( interno di cui all'articolo 8 del decreto-legge 15 maggio 1993, )) (( n. 143. ))
(( 5. Le pubbliche amministrazioni possono prorogare i rapporti di )) (( lavoro a tempo determinato di cui al comma 1, in atto alla data )) (( di entrata in vigore del presente decreto, fino all'assunzione )) (( dei vincitori dei concorsi e comunque non oltre un anno dalla )) (( data di entrata in vigore della legge di conversione del )) (( presente decreto. I relativi oneri sono a carico del bilancio )) (( delle singole amministrazioni. ))
(( 6. Per il personale assunto a tempo determinato nelle )) (( qualifiche per le quali sia richiesto il titolo di studio non )) (( superiore a quello di scuola secondaria di primo grado, le )) (( pubbliche amministrazioni, ove ricorrano le condizioni di cui )) (( al comma 1, procedono, in relazione al verificarsi di vacanze )) (( di organico, alla trasformazione dei rapporti in rapporti a )) (( tempo indeterminato. ))
(( 7. Il trattamento economico spettante ai soggetti di cui ai )) (( commi 2, 3 e 6 e' pari a quello iniziale delle qualifiche di )) (( inquadramento. ))
(( 8. Fino all'espletamento dei concorsi di cui al comma 1 le )) (( amministrazioni di cui al medesimo comma non possono bandire )) (( concorsi, ne' procedere ad assunzioni nelle qualifiche )) (( interessate, ad eccezione delle assunzioni relative a concorsi )) (( gia' autorizzati. ))
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Art. 5 - Contratti di solidarieta'
(( 1. La riduzione dell'orario di lavoro prevista nell'articolo 1 )) (( del decreto-legge 30 ottobre 1984, n. 726, convertito, con )) (( modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1984, n. 863, nonche' )) (( dal comma 5 del presente articolo, puo' essere stabilita nelle )) (( forme di riduzione dell'orario giornaliero, settimanale, )) (( mensile o annuale. ))
(( 2. I datori di lavoro che stipulino accordi ai sensi )) (( dell'articolo 1 del decreto-legge 30 ottobre 1984, n. 726, )) (( convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1984, n. )) (( 863, con una riduzione dell'orario superiore al 20 per cento, )) (( beneficiario di una riduzione dell'ammontare della )) (( contribuzione previdenziale ed assistenziale da essi dovuta per )) (( i lavoratori interessati al trattamento di integrazione )) (( salariale. La misura della riduzione e' del 25 per cento ed e' )) (( elevata al 30 per cento per le imprese operanti nelle aree )) (( individuate per l'Italia dalla CEE ai sensi degli obiettivi 1 e )) (( 2 del regolamento CEE n. 2052/88. Nel caso in cui l'accordo )) (( disponga una riduzione dell'orario superiore al 30 per cento, )) (( la predetta misura e' elevata, rispettivamente, al 35 e 40 per )) (( cento. La presente disposizione trova applicazione con )) (( riferimento alla contribuzione dovuta a decorrere dal 10 marzo )) (( 1993 e fino alla data di scadenza del contratto di solidarieta' )) (( e comunque non oltre il 31 dicembre 1995. ))
(( 3. Sino al 31 dicembre 1995 i periodi di integrazione salariale )) (( derivanti dall'applicazione dell'articolo 1 del decreto-legge )) (( 30 ottobre 1984, n. 726, convertito, con modificazioni, dalla )) (( legge 19 dicembre 1984, n. 863, non si computano ai fini )) (( dell'articolo 1, comma 9, primo periodo, della legge 23 luglio )) (( 1991, n. 223. ))
(( 4. L'ammontare del trattamento di integrazione salariale )) (( corrisposto per i contratti di solidarieta' stipulati nel )) (( periodo compreso tra il 1 gennaio 1993 ed il 31 dicembre 1995, )) (( e' elevato, per un periodo massimo di due anni, alla misura del )) (( 75 per cento del trattamento perso a seguito della riduzione di )) (( orario e per lo stesso periodo all'impresa e' corrisposto, )) (( mediante rate trimestrali, un contributo pari ad un quarto del )) (( monte retributivo da essa non dovuto a seguito della predetta )) (( riduzione. ))
(( 5. Alle imprese non rientranti nel campo di applicazione )) (( dell'articolo 1 del decreto-legge 30 ottobre 1984, n. 726, )) (( convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1984, n. )) (( 863, che, al fine di evitare o ridurre le eccedenze di )) (( personale nel corso della procedura di cui all'articolo 24 )) (( della legge 23 luglio 1991, n. 223, stipulano contratti di )) (( solidarieta', viene corrisposto, per un periodo massimo di due )) (( anni, un contributo pari alla meta' del monte retributivo da )) (( esse non dovuto a seguito della riduzione di orario. Il )) (( predetto contributo viene erogato in rate trimestrali e )) (( ripartito in parti uguali tra l'impresa e i lavoratori )) (( interessati. Per questi ultimi il contributo non ha natura di )) (( retribuzione ai fini degli istituti contrattuali e di legge, )) (( IV i compresi gli obblighi contributivi previdenziali ed )) (( assistenziali. Ai soli fini pensionistici si terra' conto, per )) (( il periodo della riduzione, dell'intera retribuzione di )) (( riferimento. La presente disposizione non trova applicazione in )) (( riferimento ai periodi successivi al 31 dicembre 1995. ))
(( 6. Ai fini di cui al comma 5, l'impresa presenta istanza, )) (( corredata dall'accordo sindacale, agli uffici del Ministero del )) (( lavoro e della previdenza sociale competenti a norma )) (( dell'articolo 4, comma 15, della legge 23 luglio 1991, n. 223; )) (( l'ammissione e' disposta, con decreto del Ministro del lavoro e )) (( della previdenza sociale, entro quarantacinque giorni dalla )) (( presentazione dell'istanza, ovvero dalla data di entrata in )) (( vigore del presente decreto, qualora l'istanza sia stata )) (( presentata in data ad essa anteriore e comunque fermi restando )) (( i trattamenti in essere. ))
(( 7. Le disposizioni di cui al comma 5 si applicano anche a tutte )) (( le imprese alberghiere, nonche' alle aziende termali pubbliche )) (( e private operanti nelle localita' termali che presentano gravi )) (( crisi occupazionali. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, )) (( entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge )) (( di conversione del presente decreto, d'intesa con il Ministro )) (( del lavoro e della previdenza sociale e sentite le )) (( organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, forma )) (( l'elenco delle localita' termali cui si applicano le suddette )) (( disposizioni. ))
(( 8. Le disposizioni di cui al comma 5 trovano applicazione anche )) (( per le imprese artigiane non rientranti nel campo di )) (( applicazione del trattamento straordinario di integrazione )) (( salariale, anche ove occupino meno di 16 dipendenti, a )) (( condizione che i lavoratori con orario ridotto da esse )) (( dipendenti percepiscano, a carico di fondi bilaterali istituiti )) (( da contratti collettivi nazionali o territoriali stipulati )) (( dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei )) (( lavoratori maggiormente rappresentative sul piano nazionale, )) (( una prestazione di entita' non superiore a quella )) (( corrispondente alla meta' del contributo pubblico destinato ai )) (( lavoratori. ))
(( 9. Fino al 31 dicembre 1995, il requisito di ventiquattro mesi )) (( di cui all'articolo 19, comma 1, della legge 23 luglio 1991, n. )) (( 223, e' ridotto a dodici mesi. I trattamenti relativi ai )) (( dipendenti delle imprese beneficiarie dell'intervento )) (( straordinario di integrazione salariale da meno di ventiquattro )) (( mesi possono essere autorizzati nei limiti del complessivo )) (( importo di lire 95 miliardi con riferimento all'intero periodo )) (( di anticipazione. ))
(( 10. Nel contratto di solidarieta' vengono determinate anche le )) (( modalita' attraverso le quali l'impresa, per soddisfare )) (( temporanee esigenze di maggior lavoro, puo' modificare in )) (( aumento, nei limiti del normale orario contrattuale, l'orario )) (( ridotto determinato dal medesimo contratto. ))
(( 11. Per in contratti di solidarieta' gia' stipulati alla data )) (( di entrata in vigore della legge di conversione del presente )) (( decreto, ove le parti non provvedano a disciplinare la materia )) (( di cui al comma 10, puo' provvedervi, su richiesta )) (( dell'impresa, l'ispettorato del lavoro territorialmente )) (( competente. ))
(( 12. Il maggior lavoro prestato ai sensi del comma 10 comporta )) (( una corrispondente riduzione del trattamento di integrazione )) (( salariale ovvero del contributo previsto dal comma 5. ))
(( 13. Alle finalita' del presente articolo si provvede nei limiti )) (( delle risorse finanziarie preordinate allo scopo nell'ambito )) (( del Fondo di cui all'articolo 1, comma 7. Le modalita' di )) (( rimborso alle gestioni previdenziali interessate sono definite )) (( con i decreti di cui all'articolo 1, comma 5. ))
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Art. 5-bis - Associazioni sindacali nella provinciadi bolzano
(( 1. Nella Provincia di Bolzano, alle associazioni sindacali )) (( costituite tra lavoratori dipendenti appartenenti alle )) (( minoranze linguistiche tedesca e ladina, di cui all'articolo 9 )) (( del decreto del Presidente della Repubblica 6 gennaio 1978, n. )) (( 58, sono estesi i diritti e le prerogative riconosciuti dai )) (( contratti collettivi nazionali di lavoro alle confederazioni )) (( maggiormente rappresentative sul piano nazionale. ))
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Art. 6 - (( misure per la tutela del reddito ))
1 .
Sino al 31 dicembre 1995, in deroga a quanto previsto dall'articolo 11, comma 2, della legge 23 luglio 1991, n. 223, il computo dei diciotto mesi di occupazione e' riferito alla sussistenza del rapporto di lavoro.
2 .
Per "opere pubbliche di grandi dimensioni" di cui al comma 1 dell'articolo 10 e al comma 2 dell'articolo 11 della legge 23 luglio 1991, n. 223, si intendono quelle opere per le quali la durata dell'esecuzione dei lavori edili prevista e' di diciotto mesi nell'ambito di un progetto generale approvato di durata uguale o superiore a trenta mesi consecutivi.
3 .
Le disposizioni di cui all'articolo 17 della legge 30 dicembre 1971, n. 1204, si applicano anche ai casi di fruizione dell'indennita' di mobilita' di cui all'articolo 7 della legge 23 luglio 1991, n. 223.
4 .
I periodi di astensione obbligatoria (( e facoltativa )) per maternita' non vengono computati ai fini del raggiungimento dei limiti di permanenza nelle liste di mobilita' di cui all'articolo 7 della legge 23 luglio 1991, n. 223, fermi restando i limiti temporali di fruizione dell'indennita' di mobilita'.
5 .
Non viene cancellata dalla lista di mobilita' ai sensi dell'articolo 9 della legge 23 luglio 1991, n. 223, la lavoratrice che, in periodo di astensione obbligatoria (( e facoltativa )) per maternita', rifiuta l'offerta di lavoro, di impiego in opere o servizi di pubblica utilita', ovvero l'avviamento a corsi di formazione professionale.
(( 5-bis. All'articolo 5, comma 2, della legge 23 luglio 1991, n. )) (( 223, e' aggiunto, in fine, il seguente periodo: "l'impresa non )) (( puo' altresi' collocare in mobilita' una percentuale di )) (( manodopera femminile superiore alla percentuale di manodopera )) (( femminile occupata con riguardo alle mansioni prese in )) (( considerazione". ))
(( 5-ter. Durante il periodo di iscrizione alle liste di mobilita' )) (( le sezioni circoscrizionali per l'impegno del luogo di )) (( residenza, avvalendosi anche delle strutture delle agenzie )) (( regionali per l'impegno, convocano i lavoratori interessati per )) (( sottoporli ad un colloquio finalizzato a conoscere, oltre a )) (( notizie anagrafiche e professionali, anche disponibilita' e )) (( aspirazioni rispetto alla ricollocazione al lavoro. ))
(( 5-quater. Le sezioni circoscrizionali e le agenzie regionali di )) (( cui al comma 5- ter, oltre ad informare i lavoratori sulle )) (( concrete possibilita' di inserimento lavorativo, predispongono, )) (( d'intesa con le commissioni regionali per l'impiego ed in )) (( collaborazione con le Regioni, i progetti mirati a sostenere ed )) (( a promuovere la ricollocazione dei lavoratori stessi. ))
(( 5-quinquies. Entro il 31 gennaio 1995 gli uffici Provinciali )) (( del lavoro e della massima occupazione e le agenzie regionali )) (( per l'impegno predispongono una relazione sull'attivita' svolta )) (( e sui risultati ottenuti che e' trasmessa al Ministero del )) (( lavoro e della previdenza sociale, alle commissioni regionali )) (( per l'impegno, alle Regioni, al Parlamento e al CNEL. ))
6 .
L'articolo 22, comma 8, della legge 23 luglio 1991, n. 223, si interpreta nel senso che le disposizioni IV i contenute si applicano ai lavoratori che, alla data di entrata in vigore della predetta legge, fruiscano delle proroghe del trattamento speciale di disoccupazione di cui alla legge 6 agosto 1975, n. 427.
7 .
A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto, i trattamenti ordinari e speciali di disoccupazione e l'indennita' di mobilita' sono incompatibili con i trattamenti pensionistici diretti a carico dell'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidita', la vecchiaia ed i superstiti dei lavoratori dipendenti, degli ordinamenti sostitutivi, esonerativi ed esclusivi dell'assicurazione medesima, nonche' delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi.
8 .
Sono incompatibili con i trattamenti di disoccupazione e con l'indennita' di mobilita', a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge 23 luglio 1991, n. 223, i trattamenti di pensionamento anticipato, compresi quelli concessi ai sensi degli articoli 27 e 29 della stessa legge 23 luglio 1991, n. 223.
(( 8-bis. A decorrere dal 1 febbraio 1991, l'articolo 7, comma 2, )) (( della legge 29 dicembre 1990, n. 407, non trova applicazione )) (( nei confronti dei dipendenti che, a tale data, prestavano )) (( servizio alle dipendenze delle comunita' europee, a norma del )) (( regolamento n. 31 (CEE), n. 11 (CECA) dei consigli, del 18 )) (( dicembre 1961, come modificato dal regolamento (CEE, EURATOM, )) (( CECA) n. 259 del consiglio del 20 febbraio 1968, e successive )) (( modificazioni. ))
(( 8-ter. L'esclusione dalla base imponibile per il computo dei )) (( contributi e premi di previdenza ed assistenza sociale e per )) (( gli effetti relativi alle conseguenti prestazioni del )) (( corrispettivo del servizio di trasporto, predisposto dal datore )) (( di lavoro con riguardo alla generalita' dei lavoratori per )) (( esigenze connesse con l'attivita' lavorativa, si applica anche )) (( per i periodi anteriori al 1 gennaio 1993. Restano salvi e )) (( conservano la loro efficacia i versamenti contributivi sul )) (( corrispettivo predetto se effettuati anteriormente alla data di )) (( entrata in vigore della legge di conversione del presente )) (( decreto. ))
9 .
I provvedimenti assunti sulla base delle disposizioni di cui all'articolo 22, comma 2, della legge 23 luglio 1991, n. 223, per i trattamenti concessi ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge 21 febbraio 1985, n. 23, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 aprile 1985, n. 143, e successive modificazioni, nonche' per i trattamenti di integrazione salariale straordinaria di cui al comma 6 del richiamato articolo 22, possono essere ulteriormente prorogati per un periodo non superiore rispettivamente a dodici e a sei mesi, con pari riduzione della durata del trattamento economico di mobilita' per i lavoratori interessati e ferma restando l'iscrizione degli stessi nella lista di mobilita' anche per il periodo per il quale non percepiscono la relativa indennita'.
10 .
Il termine del 31 dicembre 1992 previsto dall'articolo 7, commi 5, 6 e 7, della legge 23 luglio 1991, n. 223, e' prorogato al 31 dicembre 1993, ferma restando per i commi 6 e 7 l'applicazione dell'articolo 37 della legge 9 marzo 1989, n. 88. Tali disposizioni si applicano, dalla data dell'11 marzo1993e sino al 31 dicembre 1993, ai lavoratori collocati in mobilita' da imprese appartenenti ai settori della chimica, della siderurgia, dell'industria della difesa e dell'industria minero-metallurgica non ferrosa, nonche' nelle aree di declino industriale individuate dalla CEE ai sensi dell'obiettivo 2 del regolamento CEE n. 2052/88. (( (seguiva un periodo soppresso dalla legge di conversione). ))
(( 10-bis. La determinazione dei requisiti di eta' di cui )) (( all'articolo 7, commi 6 e 7, della legge 23 luglio 1991, n. )) (( 223, e' effettuata con riferimento alle disposizioni )) (( legislative in materia di pensione di vecchiaia in vigore al 31 )) (( dicembre 1992. ))
(( 11. (soppresso dalla legge di conversione). ))
12 .
I lavoratori di cui all'articolo 22, comma 7, della legge 23 luglio 1991, n. 223, iscritti nelle liste di mobilita' alla data del 31 dicembre 1992 e per i quali il periodo di godimento del trattamento di disoccupazione speciale scade entro il30giugno1993, beneficiano del trattamento IV i previsto per un ulteriore periodo di sei mesi.
13 .
I lavoratori di cui all'articolo 22, comma 8, della legge 23 luglio 1991, n. 223, iscritti nelle liste di mobilita' alla data del 31 dicembre 1992, beneficiano del trattamento IV i previsto per un ulteriore periodo di sei mesi.
14 .
Per gli anni 1992 e 1993, i cittadini extracomunitari, regolarmente residenti in Italia ed iscritti nelle liste di collocamento, sono equiparati ai cittadini Italiani non occupati, iscritti nelle liste di collocamento, per quanto attiene all'assistenza sanitaria erogata in Italia dal Servizio sanitario nazionale ed al relativo obbligo contributivo di cui all'articolo 63 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, e successive modificazioni ed integrazioni.
(( 15. Le disposizioni di cui agli articoli 1 e 3 del )) (( decreto-legge 21 giugno 1993, n. 199, si applicano, in quanto )) (( compatibili, anche ai lavoratori marittimi ed amministrativi )) (( sospesi dal lavoro in conseguenza della particolare situazione )) (( di crisi del settore del trasporto marittimo, nel limite )) (( comunque non superiore a 800 unita' di personale dipendente da )) (( aziende pubbliche e private. ))
(( 15-bis. L'espressione "equipaggio", di cui all'articolo 4, )) (( comma 2, lettera a), della legge 26 luglio 1984, n. 413, e )) (( l'espressione "stato maggiore navigante", di cui al citato )) (( comma 2, lettera i), devono intendersi comprensive, anche ai )) (( fini previdenziali, delle qualifiche di bordo di comandante e )) (( di direttore di macchina, e delle qualifiche equiparate alle )) (( medesime. I comandanti e i direttori di macchina ai quali si )) (( applica, ai sensi dell'articolo 3, comma 10, della legge 5 )) (( dicembre 1986, n. 856, il regime giuridico ed economico del )) (( regolamento organico, in servizio alla data di entrata in )) (( vigore del presente decreto, possono optare, entro il 31 )) (( ottobre 1993, per conservare l'iscrizione all'Istituto )) (( nazionale di previdenza per i dirigenti di aziende industriali )) (( (INPDAI). ))
(( 15-ter. Al fine di far fronte alle ulteriori esigenze dei porti )) (( nazionali in relazione all'andamento fluttuante dei traffici, )) (( il beneficio di cui all'articolo 4, comma 1, del decreto-legge )) (( 21 giugno 1993, n. 197, e' concesso per ulteriori 387 unita'. )) (( il Ministro della marina marcantile, con proprio decreto, )) (( determina le dotazioni organiche e le relative eccedenze di )) (( ciascuna compagnia e gruppo portuale sulla base delle giornate )) (( rispettivamente lavorate nel corso dell'anno 1992 e nel primo )) (( trimestre dell'anno 1993, individuando, nell'ambito delle )) (( eccedenze, il numero massimo di unita' cui assegnare il )) (( predetto beneficio. ))
16 .
I lavoratori di cui al comma 15, ove licenziati, sono iscritti nelle liste di mobilita' di cui alla legge 23 luglio 1991, n. 223, e per essi non trova applicazione l'articolo 7 della legge medesima.
17 .
Le disposizioni riguardanti il pensionamento anticipato per il periodo 1989-1993, stabilito dall'articolo 9, comma 8, del decreto- legge 4 marzo 1989, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 maggio 1989, n. 160, sono prorogate per il periodo 1994-1996 con le stesse modalita' di attuazione e di copertura dei relativi oneri.
(( 17-bis. All'articolo 3 della legge 23 luglio 1991, n. 223, dopo )) (( il comma 4, sono aggiunti i seguenti: )) (( "4- bis. Le disposizioni in materia di mobilita' ed il )) (( trattamento relativo si applicano anche al personale il cui )) (( rapporto sia disciplinato dal regio decreto 8 gennaio 1931, n. )) (( 148, e successive estensioni, modificazioni e integrazioni, che )) (( sia stato licenziato da imprese dichiarate fallite, o poste in )) (( liquidazione, successivamente alla data di entrata in vigore )) (( della presente legge. Per i lavoratori che si trovino nelle )) (( indicate condizioni e che maturino, nel corso del trattamento )) (( di mobilita', il diritto alla pensione, la retribuzione da )) (( prendere a base per il calcolo della pensione deve intendersi )) (( quella dei dodici mesi di lavoro precedenti l'inizio del )) (( trattamento di mobilita'. )) (( 4- ter. Ferma restando la previsione dell'articolo 4 )) (( della legge 12 luglio 1988, n. 270, e limitatamente ai )) (( lavoratori licenziati successivamente al 1 agosto 1993, nei )) (( casi di fallimento, di concordato preventivo, di )) (( amministrazione controllata e di procedure di liquidazione, le )) (( norme in materia di mobilita' e del relativo trattamento )) (( trovano applicazione anche nei confronti delle aziende di )) (( trasporto pubblico che hanno alle proprie dipendenze personale )) (( iscritto al Fondo per la previdenza del personale addetto ai )) (( pubblici servizi di trasporto. Per i lavoratori che si trovino )) (( nelle indicate condizioni e che maturino, nel corso del )) (( trattamento di mobilita', il diritto alla pensione, la )) (( retribuzione da prendere a base per il calcolo della pensione )) (( deve intendersi quella del periodo di lavoro precedente )) (( l'inizio del trattamento di mobilita'". )) (( 17-ter. In attesa che con successivo provvedimento la )) (( percentuale di commisurazione dell'indennita' giornaliera di )) (( disoccupazione di cui al decreto-legge 29 marzo 1991, n. 108, )) (( convertito, con modificazioni, dalla legge 1 giugno 1991, n. )) (( 169, sia elevata al 40 per cento, la percentuale stessa e' )) (( elevata al 25 per cento a decorrere dal 1 luglio 1993 fino al )) (( 31 dicembre 1993. Al relativo onere si provvede a carico del )) (( Fondo di cui all'articolo 1 del presente decreto. ))
Allegato al file ale001377arlex9.txt
Art. 7 - (( norme in materia di cassa integrazione guadagni ))
1 .
Il comma 4 dell'articolo 2 della legge 23 luglio 1991, n. 223, e' sostituito dal seguente: "4. La domanda del trattamento straordinario di integrazione salariale e l'eventuale domanda di proroga del trattamento medesimo devono essere presentate, nel termine previsto dal primo comma dell'articolo 7 della legge 20 maggio 1975, n. 164, all'ufficio regionale del lavoro e della massima occupazione ed all'ispettorato regionale del lavoro territorialmente competenti. Nel caso di presentazione tardiva della domanda si applicano il secondo ed il terzo comma del predetto articolo 7".
(( 1-bis. Dopo il comma 2 dell'articolo 10 della legge )) (( 23 luglio 1991, n. 223, e' inserito il seguente: )) (( "2-bis. Con il provvedimento di cui al comma 2, il )) (( Ministro del lavoro e della previdenza sociale su istanza )) (( dell'azienda, da formularsi contestualmente alle richieste di )) (( proroga, dispone, ricorrendo le condizioni di cui all'articolo )) (( 2, comma 6, il pagamento diretto da parte dell'Istituto )) (( nazionale della previdenza sociale (INPS) delle relative )) (( prestazioni, con i connessi assegni per il nucleo familiare ove )) (( spettanti". ))
2 .
Ai fini dell'erogazione del contributo previsto dall'articolo 15, comma 52, della legge 11 marzo 1988, n. 67, per "nuove assunzioni" sono da intendersi anche quelle effettuate con passaggio diretto ed immediato da societa' costituite dalla GEPI S.p.a. O da societa' in stato di amministrazione straordinaria, in quanto i lavoratori interessati siano posti in cassa integrazione guadagni straordinaria, nei limiti delle risorse disponibili alla data di entrata in vigore del presente decreto, a valere sulla autorizzazione di spesa di cui al predetto comma 52.
3 .
Le disposizioni di cui agli articoli 35, 36 e 37 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, mantengono la propria validita' in quanto normativa speciale valevole per il settore dell'editoria, non modificata espressamente dalla successiva legge 23 luglio 1991, n. 223.
4 .
Sino al 31 dicembre 1995 le disposizioni di cui all'articolo 35 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, si applicano anche al settore dei giornali periodici e al settore delle imprese radiotelevisive private, estendendosi a tutti i dipendenti delle aziende interessate, quale che sia il loro inquadramento professionale, nonche' ai dipendenti delle aziende funzionalmente collegate.
5 .
Sino al 31 dicembre 1994, in deroga all'articolo 1, comma 5, secondo periodo, della legge 23 luglio 1991, n. 223, il cipi puo' concedere, entro i limiti di spesa di 27 miliardi di lire per il1993 e di lire 28 miliardi per il 1994, una proroga del programma per la medesima causale, di durata non superiore a sei mesi, per i casi in cui il numero dei lavoratori interessati sia pari o inferiore a 100, ove si riscontri l'esistenza di particolari difficolta' di ordine temporale nella realizzazione del programma di gestione della crisi, oppure vengano riscontrate difficolta' anche esterne non imputabili alla volonta' dell'azienda.
6 .
Nelle aree di cui all'articolo 1, comma 1, fino al 31 dicembre 1995 le integrazioni salariali ordinarie di cui alla legge 20 maggio 1975, n. 164, relative alle contrazioni ed alle sospensioni dell'attivita' produttiva verificatesi nelle imprese che occupino da cinque a quindici dipendenti, possono essere concesse per un periodo non superiore a ventiquattro mesi consecutivi, ovvero per piu' periodi non consecutivi, la durata complessiva dei quali non superi i ventiquattro mesi in un triennio.
(( 6-bis. Con decreto del Ministro del lavoro e della )) (( previdenza sociale, su proposta della Regione Sardegna, la )) (( Societa' Iniziative Sardegna S.p.a. (INSAR) e' autorizzata ad )) (( assumere ed a reimpiegare, secondo le disposizioni del )) (( decreto-legge 9 dicembre 1981, n. 721, convertito, con )) (( modificazioni, dalla legge 5 febbraio 1982, n. 25, i lavoratori )) (( che, precedentemente alla data di entrata in vigore della legge )) (( 23 luglio 1991, n. 223, siano stati collocati in cassa )) (( integrazione guadagni straordinaria ai sensi della legge 12 )) (( agosto 1977, n. 675, e successive modificazioni, e nei )) (( confronti dei quali non sia intervenuto il rinnovo della stessa )) (( cassa integrazione, o che siano stati licenziati da aziende per )) (( le quali e' stata conclusa o avviata la procedura di fallimento )) (( o di liquidazione coatta amministrativa e che, per tutte le )) (( fattispecie, non abbiano fruito dei benefici di cui alla citata )) (( legge n. 223 del 1991. ))
(( 6-ter. Le disposizioni di cui al comma 6-bis si )) (( applicano altresi' ai lavoratori destinatari delle disposizioni )) (( in materia di cassa integrazione guadagni di cui alle leggi 5 )) (( novembre 1968, n. 1115, e successive modificazioni, e 8 agosto )) (( 1972, n. 464, e successive modificazioni, nonche' delle )) (( disposizioni di cui all'articolo 12 della legge 6 agosto 1975, )) (( n. 427, e successive modificazioni, e al decreto-legge 13 )) (( dicembre 1978, n. 795, convertito, con modificazioni dalla )) (( legge 9 febbraio 1979, n. 36, IV i compresi quelli gia' )) (( collocati in mobilita'. ))
(( 6-quater. Ai lavoratori di cui ai commi 6-bis e 6-ter )) (( del presente articolo e' concesso il trattamento )) (( straordinario di integrazione salariale previsto dall'articolo )) (( 22, comma 6, della legge 23 luglio 1991, n. 223, e successive )) (( modificazioni. ))
(( 6-quinquies. Sono applicabili le disposizioni vigenti )) (( concernenti l'INSAR. Agli oneri conseguenti all'avviamento )) (( delle iniziative di ricollocamento si provvede mediante il )) (( conferimento di lire 40 miliardi all'INSAR per il 1993. ))
(( 6-sexies. Il Ministro del tesoro, con proprio decreto, )) (( dispone il conferimento della somma di cui al comma ))
(( 6-quinquies. Al relativo onere per il 1993 si provvede )) (( mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, )) (( ai fini del bilancio triennale 1993-1995, al capitolo 9001 )) (( dello stato di previsione del Ministero del tesoro per il 1993, )) (( all'uopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al )) (( Ministero del tesoro. ))
(( 7. Sino al 31 dicembre 1995 le disposizioni in materia di )) (( trattamento straordinario di integrazione salariale di cui al )) (( comma 3 dell'articolo 12 della legge 23 luglio 1991, n. 223, )) (( sono estese alle imprese esercenti attivita' commerciali che )) (( occupino piu' di 50 addetti, nonche' alle agenzie di viaggio e )) (( turismo, compresi gli operatori turistici, che occupino piu' di )) (( 50 addetti e alle imprese di vigilanza. Fino al 31 dicembre )) (( 1994 le disposizioni del presente comma si applicano alle )) (( imprese di spedizione e di trasporto che occupino piu' di 50 )) (( addetti. Il CIPI approva i relativi programmi, nei limiti di )) (( spesa di lire 15 miliardi annui per ciascuno degli anni 1993, )) (( 1994 e 1995. ))
8 .
All'articolo 3, comma 1, della legge 23 luglio 1991, n. 223, nel primo periodo le parole da "di omologazione" sino alle parole "dei beni" sono abrogate. Al medesimo comma, dopo il primo periodo, sono inseriti i seguenti periodi: "Il trattamento straordinario di integrazione salariale e' altresi' concesso nel caso di ammissione al concordato preventivo consistente nella cessione dei beni. In caso di mancata omologazione, il periodo di integrazione salariale fruito dai lavoratori sara' detratto da quello previsto nel caso di dichiarazione di fallimento".
9 .
L'articolo 2- ter del decreto-legge 29 settembre 1992, n. 393, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 novembre 1992, n. 460, e' sostituito dal seguente: "Art. 2- (( ter (Assunzione di lavoratori in esubero da parte dell'INSAR). - 1. )) La Societa' Iniziative Sardegna S.p.a. (INSAR) e' autorizzata all'assunzione dei lavoratori in esubero dipendenti dalle imprese costruttrici appaltatrici e subappaltatrici dei lavori per la costruzione della termocentrale ENEL di Fiumesanto (primo, secondo, terzo e quarto gruppo) e dalle medesime licenziati o collocati in mobilita'. 2. I lavoratori sono assunti dall'INSAR con decorrenza dalla data del licenziamento dalle imprese di cui al comma 1 o dalla data di entrata in vigore del presente decreto per i lavoratori collocati nelle liste di mobilita'. 3. Ai predetti lavoratori assunti per le finalita' di cui all'articolo 5, primo comma, del decreto-legge 9 dicembre 1981, n. 721, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 febbraio 1982, n. 25, e' riconosciuto il trattamento di integrazione salariale straordinaria di cui all'articolo 22, comma 6, della legge 23 luglio 1991, n. 223. 4. Il CIPI con propria deliberazione, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, indica, nei limiti dell'autorizzazione di spesa di cui al comma 5, il numero dei lavoratori aventi titolo ed i criteri per la loro individuazione, sentiti gli uffici del lavoro territorialmente competenti. 5. Per le finalita' di cui al presente articolo e' autorizzata la spesa di lire 10 miliardi per ciascuno degli anni1993,1994 e 1995, cui si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1993-1995, al capitolo 9001 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per l'anno1993, all'uopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero. 6. Il Ministro del tesoro e' autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.".
10 .
Per l'anno1993i trasferimenti dello stato all'INPS a titolo di trattamenti straordinari di integrazione salariale sono incrementati di lire 350 miliardi.
(( 10-bis. All'articolo 17, comma 6, della legge 27 febbraio 1985, )) (( n. 49, dopo le parole: "cooperative costituite" sono inserite )) (( le seguenti "o che abbiano iniziato l'attivita'". ))
(( 10-ter. Per i dipendenti delle aziende commissariate in )) (( base al decreto-legge 30 gennaio 1979, n. 26, convertito, con )) (( modificazioni, dalla legge 3 aprile 1979, n. 95, la durata )) (( dell'intervento della cassa integrazione straordinaria e' )) (( equiparata al termine previsto per l'attivita' del commissario. ))
Allegato al file ale001377arlex10.txt
Art. 8 - (( norme in materia di licenziamenti collettivi ))
- Il testo del comma 6 dell'art. 17 della legge 27
1 .
Nella legge 23 luglio 1991, n. 223, all'articolo 24, il comma 3 e' sostituito dal seguente: "3. Quanto previsto all'articolo 4, commi 3, ultimo periodo, e 10, e all'articolo 5, commi 4 e 5, si applica solo alle imprese di cui all'articolo 16, comma 1. Il contributo previsto dall'articolo 5, comma 4, e' dovuto dalle imprese di cui all'articolo 16, comma 1, nella misura di nove volte il trattamento iniziale di mobilita' spettante al lavoratore ed e' ridotto a tre volte nei casi di accordo sindacale.".
2 .
Nell'attuazione delle disposizioni di cui agli articoli 1, 4 e 24 della legge 23 luglio 1991, n. 223, che si applicano anche ai soci lavoratori di cooperative di produzione e lavoro, devono essere garantiti i principi di non discriminazione, diretta ed indiretta, di cui alla legge 10 aprile 1991, n. 125.
3 .
Gli accordi sindacali, al fine di evitare le riduzioni di personale, possono regolare il comando o il distacco di uno o piu' lavoratori dall'impresa ad altra per una durata temporanea.
4 .
La disposizione di cui all'articolo 24, comma 1, ultimo periodo, della legge 23 luglio 1991, n. 223, si interpreta nel senso che la facolta' di collocare in mobilita' i lavoratori di cui all'articolo 4, comma 9, della medesima legge deve essere esercitata per tutti i lavoratori oggetto della procedura di mobilita' entro centoventi giorni dalla conclusione della procedura medesima, salvo diversa indicazione nell'accordo sindacale di cui al medesimo articolo 4, comma 9.
(( 4-bis. Per i lavoratori assunti dalle imprese in favore delle )) (( quali sia stato emanato dal Ministro del lavoro e della )) (( previdenza sociale il decreto di cui all'articolo 7 della legge )) (( 8 agosto 1972, n. 464, i requisiti di cui agli articoli 16, )) (( comma 1, e 7, comma 4, della legge 23 luglio 1991, n. 223, si )) (( considerano acquisiti con riferimento anche all'attivita' )) (( espletata presso l'impresa di provenienza. Alla relativa spesa, )) (( prevista in lire 3.500.000.000 per l'anno 1994 e in lire )) (( 2.700.000.000 per l'anno 1995, si provvede mediante riduzione )) (( del contributo concesso alla Regione Calabria di cui )) (( all'articolo 3, comma 9, del presente decreto. ))
5 .
Sino al 31 dicembre1993,nel caso di cessazione dell'attivita' di unita' produttive con oltre cinquecento dipendenti e nei casi di riduzione del personale presso le unita' produttive appartenenti alla stessa impresa o gruppi di imprese, da parte di imprese rientranti nel campo di applicazione della disciplina dell'intervento straordinario di integrazione salariale, il trattamento straordinario di integrazione salariale e' concesso, su richiesta dell'impresa interessata, con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale per un periodo non superiore a dodici mesi, comunque entro i limiti di durata complessiva nell'arco di un quinquennio, di cui all'articolo 1, comma 9, della legge 23 luglio 1991, n. 223.
6 .
Sino al 31 dicembre 1993, nei casi di cui al comma 5, gli effetti dei provvedimenti di collocazione in mobilita' dei lavoratori interessati sono sospesi sino al termine del periodo di durata del trattamento di cassa integrazione guadagni straordinaria di cui al comma 5, che in tali casi viene concesso sulla base della comunicazione ricevuta dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale ai sensi del comma 4 dell'articolo 4 della legge 23 luglio 1991, n. 223. La sospensione dei lavoratori, in funzione delle esigenze tecniche produttive ed organizzative, e' disposta senza meccanismi di rotazione.
7 .
Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale comunica immediatamente al CIPI l'avvenuta concessione di cui al comma 5, perche' ne tenga conto in sede di svolgimento della propria attivita' concessiva, fermi restando i trasferimenti dallo Stato all'INPS a titolo di integrazione salariale.
(( 8. Le disposizioni di cui al comma 3 dell'articolo 4 ed al )) (( comma 4 dell'articolo 5 della legge 23 luglio 1991, n. 223, si )) (( interpretano nel senso che il mancato versamento delle )) (( mensilita' alla gestione degli interventi assistenziali e di )) (( sostegno alle gestioni previdenziali, di cui all'articolo 37 )) (( della legge 9 marzo 1989, n. 88, non comporta la sospensione )) (( della procedura di mobilita' di cui al medesimo articolo 4 e la )) (( perdita, da parte dei lavoratori interessati, del diritto a )) (( percepire l'indennita' di mobilita' di cui all'articolo 7 della )) (( legge 23 luglio 1991, n. 223. ))
Allegato al file ale001377arlex11.txt
Art. 9 - (( interventi di formazione professionale ))
1 .
Per l'analisi e l'approfondimento delle situazioni occupazionali locali e lo svolgimento di indagini mirate ai fabbisogni di professionalita', le Regioni e le province autonome possono stipulare convenzioni con organismi paritetici istituiti in attuazione di accordi tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro maggiormente rappresentative sul piano nazionale, con il finanziamento a carico del Fondo di cui al comma 5.
2 .
Il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale puo' erogare contributi, nei limiti di 20 miliardi di lire, per la realizzazione, d'intesa con le commissioni regionali per l'impiego, di servizi di informazione e consulenza in favore dei lavoratori in cassa integrazione straordinaria e degli iscritti nelle liste di mobilita', diretti a favorirne la ricollocazione anche in attivita' di lavoro autonomo e cooperativo, nonche' servizi di informazione e di orientamento sul mercato del lavoro in ambito comunitario e scambi di domanda e di offerta di lavoro nello stesso, con priorita' per quelli in attuazione di convenzioni stipulate tra le associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro con gli uffici regionali del lavoro e/o le agenzie per l'impiego, laddove, a livello territoriale, non siano adeguatamente presenti le strutture pubbliche.
(( 3. Il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, le )) (( Regioni e le province autonome possono contribuire al )) (( finanziamento di: interventi di formazione continua, di )) (( aggiornamento o riqualificazione, per operatori della )) (( formazione professionale, quale che sia il loro inquadramento )) (( professionale, dipendenti degli enti di cui all'articolo 1, )) (( comma. 2, della legge 14 febbraio 1987, n. 40; interventi di )) (( formazione continua a lavoratori occupati in aziende )) (( beneficiarie dell'intervento straordinario di integrazione )) (( salariale; interventi di riqualificazione o aggiornamento )) (( professionali per dipendenti da aziende che contribuiscano in )) (( misura non inferiore al 20 per cento del costo delle attivita', )) (( nonche' interventi di formazione professionale destinati ai )) (( lavoratori iscritti nelle liste di mobilita', formulate )) (( congiuntamente da imprese e gruppi di imprese e dalle )) (( organizzazioni sindacali, anche a livello aziendale, dei )) (( lavoratori, ovvero dalle corrispondenti associazioni o dagli )) (( organismi paritetici che abbiano per oggetto la formazione )) (( professionale. Nei casi di crisi di settore, i contributi )) (( finanziari possono essere erogati direttamente dal Ministero )) (( del lavoro e della previdenza sociale, d'intesa con le Regioni. )) (( Il finanziamento degli interventi formativi di cui al presente )) (( comma non puo' prevedere il rimborso della retribuzione degli )) (( utenti a carico dell'impresa. Tale clausola limitativa non )) (( viene applicata ai dipendenti degli enti di formazione )) (( professionale di cui sopra gravando l'onere finanziario della )) (( retribuzione sugli organismi pubblici che possono accedere ai )) (( fondi comunitari. ))
(( 3-bis. Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, )) (( le Regioni e le province autonome approvano i progetti di )) (( intervento di formazione continua, formulati da organismi )) (( aventi per oggetto la formazione professionale, diretti ai )) (( soggetti privi di occupazione e iscritti alle liste di )) (( collocamento che abbiano partecipato ad attivita' socialmente )) (( utili. La partecipazione a tale attivita', per tutto il periodo )) (( della sua durata, deve essere attestata, su domanda )) (( dell'interessato, dalla commissione regionale per l'impiego )) (( competente per territorio entro il termine di trenta giorni. )) (( decorso tale termine, l'attestazione si ritiene rilasciata. I )) (( soggetti di cui al comma 3 hanno diritto a partecipare agli )) (( interventi di formazione continua secondo la graduatoria delle )) (( liste di collocamento. ))
(( 4. Le attivita' di cui ai commi 1, 2, 3 e 3- bis gravano sulle )) (( disponibilita' del Fondo per la formazione professionale di cui )) (( al comma 5, nonche', per gli interventi diretti ai dipendenti )) (( degli enti di formazione professionale, sulla disponibilita' di )) (( cui al decreto-legge 17 settembre 1988, n. 408, convertito )) (( dalla legge 12 novembre 1988, n. 492. ))
5 .
A far data dall'entrata in vigore del presente decreto, le risorse derivanti dalle maggiori entrate costituite dall'aumento contributivo gia' stabilito dalla disposizione contenuta nell'art. 25 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, affluiscono interamente al Fondo di cui all'articolo medesimo per la formazione professionale e per l'accesso al Fondo Sociale Europeo.
6 .
All'integrazione del finanziamento dei progetti speciali di cui all'art. 26 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, per il finanziamento delle attivita' di formazione professionale rientranti nelle competenze dello stato di cui agli articoli 18 e 22 della medesima legge e per il finanziamento del coordinamento operativo a livello nazionale degli enti di cui all'art. 1 della legge 14 febbraio 1987, n. 40, si provvede con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministro del tesoro, a carico del Fondo di cui al comma 5.
7 .
Ai fini degli adempimenti di cui all'art. 3 della legge 16 aprile 1987, n. 183, il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministro del tesoro, propone, entro il 31 gennaio di ciascun anno, al CIPE l'ammontare delle disponibilita' annuali del Fondo di cui al comma 5, in misura pari ai due terzi, destinato al finanziamento degli interventi formativi per i quali e' chiesto il contributo del Fondo Sociale Europeo, secondo le modalita' ed i tempi fissati dai regolamenti comunitari. Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, d'intesa con le Regioni, programma le residue disponibilita' del Fondo di cui al comma 5 in un modo appropriato rispetto ai fabbisogni formativi, acquisendo il preventivo parere della commissione centrale per l'impiego.
8 .
Per formulare il parere di cui al comma 7, nonche' quelli di cui all'art. 17, comma terzo, della legge 21 dicembre 1978, n. 845, la commissione centrale per l'impiego, di cui e' membro di diritto il dirigente generale preposto all'ufficio centrale per l'orientamento e la formazione professionale dei lavoratori, costituisce apposito sottocomitato per la formazione professionale, nel quale sono rappresentate le Regioni e le parti sociali.
9 .
Nell'ambito della gestione del Fondo di cui al comma 5 sono mantenuti gli impegni esposti nel bilancio di previsione per l'anno 1992 e seguenti della gestione per l'integrazione del finanziamento dei progetti speciali nel mezzogiorno di cui all'art. 26 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, e successive modificazioni ed integrazioni, e del Fondo per la mobilita' della manodopera, istituito dall'art. 28 della legge 12 agosto 1977, n. 675, e successive modificazioni e integrazioni.
10 .
Per assicurare la continuita' operativa delle attivita' previste dagli articoli 18 e 22 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, e dalla legge 14 febbraio 1987, n. 40, gli stanziamenti iscritti sui capitoli 8055 e 8056 dello stato di previsione del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale per il 1993affluiscono alle disponibilita' del Fondo di cui al comma 5.
11 .
Nell'ambito della stessa gestione e' mantenuta evidenza contabile per la gestione dei residui attivi e passivi delle pregresse gestioni. Nella stessa gestione confluiscono le disponibilita' risultanti dall'eventuale riaccertamento delle situazioni relative agli esercizi pregressi.
12 .
Sono abrogate le disposizioni contenute negli articoli 22, 24, 25 e 26 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, per le parti gia' disciplinate dalle disposizioni del presente articolo, nonche' l'art. 4 della legge 14 febbraio 1987, n. 40.
13 .
Per assicurare la copertura dell'onere derivante dall'attuazione, nell'anno 1992, degli interventi per promuovere l'inserimento o il reinserimento al lavoro di giovani, di disoccupati di lunga durata, di donne, o di altre categorie svantaggiate di lavoratori secondo i programmi ammessi al finanziamento del Fondo Sociale Europeo, le risorse di cui all'art. 25 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, sono integrate dell'importo di lire 100 miliardi per l'anno medesimo, cui si provvede mediante corrispondente utilizzo delle disponibilita' di cui all'art. 26, primo comma, della legge 21 dicembre 1978, n. 845.
(( 14. Al fine di agevolare le scelte professionali mediante la )) (( conoscenza diretta del mondo del lavoro, le universita', i )) (( provveditorati agli studi, le istituzioni scolastiche )) (( pubbliche, i centri di formazione e/o orientamento, gli uffici )) (( periferici del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, )) (( su indicazione dei rispettivi responsabili, possono avviare, )) (( dandone preventiva comunicazione all'ispettorato del lavoro )) (( territorialmente competente e per suo tramite alla commissione )) (( regionale per l'impiego e alla Regione gli utenti del servizio )) (( da essi esercitato presso i datori di lavoro privati che, )) (( sentite le rappresentanze sindacali aziendali, ovvero, in )) (( mancanza, le organizzazioni sindacali di categoria )) (( territoriali, siano disponibili ad ospitarli. ))
15 .
I rapporti che il datore di lavoro privato intrattiene con le persone ad esso avviate ai sensi del comma 14 non costituiscono persone da essi ospitate contro gli infortuni sul lavoro mediante convenzione con l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e per la responsabilita' civile, dandone comunicazione alle rappresentanze sindacali aziendali.
16 .
I rapporti di cui al comma 15 interessano soggetti che hanno assolto l'obbligo scolastico e si realizzano:
A) Per gli utenti in formazione scolastica, universitaria o )) (( professionale, mediante esperienze di durata non superiore a )) (( due mesi, da maturare in settori operativi diversi, sulla base )) (( di apposite convenzioni tra le strutture formative e/o di )) (( orientamento e i datori di lavoro interessati, garantendo )) (( comunque la presenza di un tutor come responsabile )) (( didattico ed organizzativo delle attivita'. I predetti limiti )) (( temporali non si applicano agli utenti appartenenti alle )) (( categorie protette, portatori di handicap; ))
B) Per gli utenti in uscita dai sistemi di formazione ancorche' non abbiano concluso il relativo (( iter, )) o comunque per tutti rapporto di lavoro. I datori di lavoro sono tenuti ad assicurare le quelli in attesa di occupazione (inoccupati, disoccupati, in mobilita'), inseriti in progetti di orientamento e di formazione, mediante esperienze di durata non superiore a tre mesi da maturare in specifico ruolo o ambito lavorativo, sulla base di apposite convenzioni fra le suindicate strutture di avviamento al lavoro e di orientamento e i datori di lavoro interessati, (( garantendo comunque la presenza di un )) tutor (( come responsabile didattico ed organizzativo delle attivita'; ))
B-bis) Per gli utenti forniti di diploma di istruzione )) (( secondaria superiore che frequentino corsi post-secondari di )) (( perfezionamento o specializzazione, mediante esperienze )) (( pratiche previste nei relativi piani di studio, da effettuare )) (( presso aziende; i corsi sono istituiti sulla base di )) (( convenzioni o accordi tra l'amministrazione scolastica o le )) (( singole scuole e le Regioni interessate, anche in relazione )) (( alle proposte delle associazioni dei datori di lavoro, delle )) (( organizzazioni sindacali dei lavoratori maggiormente )) (( rappresentative a livello nazionale e degli ordini )) (( professionali; i rapporti tra le singole istituzioni )) (( scolastiche e le )) (( aziende interessate ai corsi sono regolati da specifiche )) (( convenzioni; mediante la stipula di appositi accordi o )) (( convenzioni con le universita', le attivita' di formazione )) (( svolte )) (( nei corsi possono valere come crediti formativi utili ai fini )) (( della prosecuzione degli studi nei corsi universitari )) (( finalizzati al conseguimento dei diplomi universitari. ))
17 .
Le predette convenzioni, finalizzate a definire le modalita' di svolgimento dei suindicati rapporti,(( compresa l'individuazione del ))tutor,(( delle sue caratteristiche e degli oneri economici per l'eventuale retribuzione di tale figura professionale, ))sono stipu- late sulla base di criteri definiti a livello nazionale dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, d'intesa con il Ministero della pubblica istruzione, il Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica, le Regioni, le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali dei lavoratori maggiormente rappresentative a livello nazionale.
18 .
Le disposizioni dei commi 14, 15, 16 e 17, specificatamente quelle relative alle coperture assicurative, sono estese ai cittadini comunitari che effettuano esperienze professionali in Italia anche nell'ambito dei programmi comunitari in quanto compatibili con la regolamentazione degli stessi, nonche' ai cittadini extracomunitari secondo criteri e modalita' da definire mediante decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con i Ministri della pubblica istruzione e dell'interno.
Allegato al file ale001377arlex12.txt
Art. 9-bis - Lavoratori stagionali
(( 1. Il comma 2 dell'articolo 23 della legge 28 febbraio 1987, n. )) (( 56, e' sostituito dal seguente: )) (( "2. I lavoratori che abbiano prestato attivita' lavorativa con )) (( contratto a tempo determinato nelle ipotesi previste )) (( dall'articolo 8- bis del decreto-legge 29 gennaio 1983, n. 17, )) (( convertito, con modificazioni, dalla legge 25 marzo 1983, n. )) (( 79, hanno diritto di precedenza nell'assunzione presso la )) (( stessa azienda, con la medesima qualifica, a condizione che )) (( manifestino la volonta' di esercitare tale diritto entro tre )) (( mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro". ))
(( 2. Nei casi di avviamento al lavoro dei lavoratori di cui al )) (( comma 1 del presente articolo, le assunzioni effettuate non )) (( concorrono a determinare la quota di riserva prevista )) (( dall'articolo 25, comma 1, della legge 23 luglio 1991, n. 223. ))
Allegato al file ale001377arlex13.txt
Art. 9-ter - Disposizioni per l'eni s.p.a.
(( 1. A seguito della trasformazione dell'ENI in societa' per )) (( azioni ai sensi del decreto-legge 11 luglio 1992, n. 333, )) (( convertito, con modificaziani, dalla legge 8 agosto 1992, n. )) (( 359, e dei previsti riassetti organizzativi e produttivi, fino )) (( al 31 dicembre 1994 l'ENI S.p.a. Puo' predisporre un programma )) (( biennale di prepensionamenti di anzianita', riguardante anche )) (( le societa' del gruppo, nei limiti di 1.500 unita'. Di tale )) (( programma deve essere data comunicazione alle organizzazioni )) (( sindacali interessate aderenti alle confederazioni maggiormente )) (( rappresentative sul piano nazionale. ))
(( 2. Possono essere ammessi al beneficio del pensionamento, di )) (( cui al comma 1, i lavoratori in possesso di almeno 30 anni di )) (( anzianita' contributiva ed assicurativa nell'assicurazione )) (( generale obbligatoria per l'invalidita', la vecchiaia e i )) (( superstiti ovvero in forme sostitutive dell'assicurazione )) (( generale obbligatoria. Agli stessi lavoratori il trattamento )) (( pensionistico di anzianita' viene erogato con una maggiorazione )) (( dell'anzianita' contributiva e assicurativa pari al periodo )) (( necessario per la maturazione del requisito dei 35 anni )) (( prescritto dalle disposizioni regolanti la suddetta )) (( assicurazione generale obbligatoria, e in ogni caso non )) (( superiore al periodo compreso tra la data di risoluzione del )) (( rapporto di lavoro e quella del compimento dell'eta' )) (( pensionabile in vigore al momento della presentazione della )) (( domanda di pensione. ))
(( 3. Le domande di prepensionamento devono essere presentate )) (( irrevocabilmente alle aziende di appartenenza dai lavoratori )) (( che siano gia' in possesso dei requisiti di cui al comma 2, )) (( ovvero che li matureranno nel corso del 1994, entro novanta )) (( giorni dalla data di entrata in vigore della legge di )) (( conversione del presente decreto. ))
(( 4. L'ENI S.p.a., sulla base del programma di cui al comma 1 e )) (( delle domande presentate, provvedera' a selezionare le stesse, )) (( trasmettendole all'INPS e all'INPDAI. Il rapporto di lavoro dei )) (( dipendenti le cui domande sono trasmesse all'INPS e all'INPDAI )) (( si estingue nell'ultimo giorno del mese in cui l'azienda )) (( effettua la trasmissione delle domande stesse. ))
(( 5. L'ENI S.p.a. E le societa' del gruppo interessate )) (( corrispondono per ciascun mese di anticipazione della pensione )) (( ai fondi pensioni gestiti dagli enti di cui al comma 4, una )) (( somma pari all'importo risultante dall'applicazione )) (( dell'aliquota contributiva in vigore per i fondi medesimi )) (( sull'ultima retribuzione annua percepita da ciascun lavoratore )) (( interessato, ragguagliata a mese, nonche' una somma pari )) (( all'importo mensile della pensione anticipata, IV i compresa la )) (( tredicesima mensilita'. Dette somme sono corrisposte entro )) (( trenta giorni dalla richiesta all'INPS e )) (( all'INPDAI in unica soluzione o in un numero di rate mensili di )) (( pari importo, non superiore a quello dei mesi di anticipazione )) (( della pensione, maggiorato degli interessi nella misura del 10 )) (( per cento in ragione dell'anno. ))
Allegato al file ale001377arlex14.txt
Art. 9-quater - Disposizioni concernenti i dipendenti dei partiti politici
(( 1. I dipendenti dei soggetti di cui alla legge 2 maggio 1974, )) (( n. 195, e successive modificazioni, attualmente in servizio, )) (( nonche' quelli licenziati e disoccupati a decorrere dal 18 )) (( aprile 1993, che possano far valere nell'assicurazione generale )) (( obbligatoria per l'invalidita', la vecchiaia ed i superstiti )) (( almeno ventotto anni di anzianita' assicurativa e contributiva )) (( agli effetti delle disposizioni del primo comma, lettere a) e )) (( b), dell'articolo 22 della legge 30 aprile 1969, n. 153, e )) (( successive modificazioni, hanno facolta' di richiedere, entro )) (( sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge di )) (( conversione del presente decreto, la concessione della pensione )) (( di anzianita' con una maggiorazione dell'anzianita' )) (( assicurativa e contributiva pari al periodo necessario per la )) (( maturazione del requisito dei trentacinque anni prescritto )) (( dalle disposizioni suddette ed in ogni caso non superiore al )) (( periodo compreso tra la data di risoluzione del rapporto e )) (( quella del compimento dell'eta' per il pensionamento di )) (( vecchiaia. La concessione del trattamento pensionistico di cui )) (( al presente comma ha decorrenza non anteriore al 1 gennaio )) (( 1994. ))
(( 2. Qualora non siano applicabili le disposizioni di cui al )) (( comma 1, ai lavoratori ed ai dipendenti licenziati di cui al )) (( medesimo comma che possano far valere alla data del 18 aprile )) (( 1993 almeno un anno di anzianita' assicurativa e contributiva )) (( per effetto del rapporto di lavoro alle dipendenze dei soggetti )) (( di cui al presente articolo, sono corrisposti, a far data dal )) (( 1 settembre 1993, per un periodo non superiore ad un anno, )) (( un'indennita' pari al trattamento massimo di integrazione )) (( salariale straordinaria prevista dalle vigenti disposizioni, )) (( nonche' gli assegni per il nucleo familiare ove spettanti, )) (( qualora risultino o siano risultati eccedenti rispetto alla )) (( necessita' di organico dichiarata dai predetti organismi. ))
(( 3. I periodi di godimento dell'indennita' di cui al comma 2 )) (( sono riconosciuti utili ai fini del conseguimento del diritto )) (( alla pensione e della misura della pensione stessa per tali )) (( periodi il contributo figurativo e' calcolato sulla base della )) (( retribuzione cui e' riferita la predetta anzianita' )) (( l'indennita' e' corrisposta dall'Istituto nazionale della )) (( previdenza sociale (INPS). ))
(( 4. Le domande degli interessati ai fini del conseguimento dei )) (( benefici di cui ai commi 1 e 2, nonche' il riepilogo delle )) (( necessita' di organico e delle correlate eccedenze di personale )) (( sono trasmessi dai datori di lavoro interessati al Ministero )) (( del lavoro e della previdenza sociale che adotta i conseguenti )) (( provvedimenti di ammissione. ))
(( 5. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo )) (( per gli anni 1994 e 1995, pari, rispettivamente, a lire 51 )) (( miliardi e a lire 23 miliardi, si provvede mediante )) (( corrispondente utilizzo delle proiezioni per gli anni medesimi )) (( dell'accantonamento iscritto, ai fini del bilancio triennale )) (( 1993-1995, al capitolo 6856 dello stato di previsione del )) (( Ministero del tesoro per l'anno 1993, all'uopo parzialmente )) (( utilizzando lo stanziamento relativo al Ministero del lavoro e )) (( della previdenza sociale. ))
(( 6. Il Ministro del tesoro e' autorizzato ad apportare, con )) (( propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio". ))
Allegato al file ale001377arlex15.txt
Art. 10 - (( copertura finanziaria ))
1 .
Agli oneri derivanti dagli articoli 6 e 7, con esclusione di quelli di cui al comma 9, complessivamente valutati in lire 1.006 miliardi, si provvede:
- Quanto a lire 110 miliardi per l'anno1993,mediante utilizzo delle disponibilita' di cui all'articolo 4, comma 2, del decreto- legge 1 aprile 1989, n. 120, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 maggio 1989, n. 181;
- Quanto a lire 138 miliardi per l'anno1993,a lire 95 miliardi per l'anno 1994, a lire 62 miliardi per l'anno 1995, a lire 47 miliardi per l'anno 1996 ed a lire un miliardo per l'anno 1997, mediante corrispondente utilizzo delle disponibilita' della gestione di cui all'articolo 26 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, accertate al 31 dicembre 1992;
- Quanto a lire 125 miliardi per l'anno1993ed a lire 69 miliardi per l'anno 1997, mediante utilizzo, per i corrispondenti anni, di parte delle entrate di cui all'articolo 9, comma 5;
- Quanto a lire 15 miliardi per l'anno1993,mediante utilizzo delle maggiori entrate derivanti all'INPS dall'articolo 6, comma 15;
- Quanto a lire 9 miliardi per l'anno1993,a lire 18 miliardi per l'anno 1994 ed a lire 23 miliardi a decorrere dall'anno 1995, mediante utilizzo delle maggiori entrate derivanti all'INPS dall'articolo 8, comma 1;
- Quanto a lire 122 miliardi per l'anno1993,mediante utilizzo di parte delle maggiori entrate assicurate dall'articolo 3 del decreto-legge 10 marzo1993,n. 56;
- Quanto a lire 103 miliardi per l'anno 1993, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto al capitolo 6856 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per il medesimo anno, all'uopo parzialmente utilizzando, quanto a lire 41 miliardi, l'accantonamento relativo al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, quanto a lire30miliardi, l'accantonamento relativo alLa Presidenza del Consiglio dei Ministri, e, quanto a lire 32 miliardi, l'accantonamento relativo al Ministero del tesoro.
2 .
Le somme di cui al comma 1, lettere(( a), b) e c), )) sono versate all'entrata del bilancio dello stato, secondo le modulazioni IV i indicate, per essere riassegnate ad appositi capitoli dello stato di previsione del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale.
3 .
Il Ministro del tesoro e' autorizzato ad apportare, con propri decreti, le variazioni di bilancio necessarie per l'applicazione del presente decreto, anche nel conto residui. Riferimenti normativi:
- il testo del comma 2 dell'art. 4 del D.L. 1 aprile 1989, n. 120, coordinato con la legge di conversione 15 maggio 1989, n. 181 (Misure di sotegno e di reindustrializzazione in attuazione del piano di risanamento della siderurgia), e' il seguente: "le attivita' di cui al comma 1 possono essere finanziate, con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministro del tesoro, a carico del Fondo di rotazione di cui all'art. 25 della legge 21 dicembre 1978, n. 845, nel limite massimo del 20 per cento delle disponibilita' annue del predetto Fondo".
- Il testo dell'art. 3 del D.L 10 marzo1993,n. 56 (Disposizioni urgenti relative allo svolgimento della missione umanitaria in somalia e mozambico), non convertito in legge, era cosi' formulato: "art. 3. -
1. L'imposta di consumo sul gas metano per combustione, per usi civili, deve essere accertata e liquidata con riferimento a ciascun bimestre solare. La dichiarazione prevista dall'art. 3 del decreto del Ministro delle finanze 12 luglio 1977, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 208 del30luglio 1977, nella quale devono essere comprese tutte le fatturazioni emesse nel periodo cui essa si riferisce, deve essere presentata entro il mese successivo al bimestre; il versamento dell'imposta deve essere effettuato entro il mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione".
- Il predetto decreto e' stato reiterato (D.L. 13 luglio 1993, n. 223, in fase di conversione); l'Art. 3 del nuovo decreto cosi' recita: "Art. 3. -
1. L'imposta di consumo sul gas metano per combustione deve essere accertata e liquidata con riferimento a ciascun bimestre solare".
Art. 11 - (( entrata in vigore ))
1 .
Le disposizioni del presente decreto hanno effetto dall'11 maggio 1993.
2 .
Il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e sara' presentato alle Camere per la conversione in legge.





