Deliberazione Giunta Regionale 20 febbraio 2007, n. 393

I servizi sociali della regione veneto e l'europa: programma operativo. l'assessore alle politiche sociali stefano valdegamberi riferisce quanto segue.

Fonte B.U.R.
n. 28
20/03/2007
Regione Veneto

thesaurus: Politiche sociali

tipologia: Regioni e Provincie autonome - Delibera Giunta Regionale

Il Servizio Socio Sanitario Regionale fa propri i principi fondamentali su cui si fonda il SSN: universalità, sostanziale gratuità per l'accesso a prestazioni appropriate uniformemente assicurate sul territorio, rispetto della libertà di scelta, pluralismo erogativo basato sul ruolo delle strutture pubbliche e private accreditate, profit e no profit.

Il Servizio Socio Sanitario Regionale si caratterizza quindi come un sistema "universalistico", rivolto a tutta la popolazione di riferimento senza distinzioni di genere, residenza, età, reddito, lavoro.

A tal fine deve essere assicurata a tutti i cittadini, l'accessibilità ai servizi sociali ed alle attività di prevenzione e riabilitazione, contrastando ogni forma di esclusione sociale.

La Regione del Veneto, quando "pensa" a un moderno sistema di servizi ai cittadini assume come paradigma culturale , strategico e operativo la persona, il suo ambiente di vita complessivamente inteso, con particolare riferimento alla famiglia quale componente portante del sistema sociale.

La dimensione locale risulta quindi elemento imprescindibile per cogliere i bisogni e per dare risposte più flessibili, coerenti e fra loro integrate.

Tale azione si esprime in tutti quei luoghi dove avvengono le relazioni significative, dove si realizzano le opportunità di conoscenza e crescita e si qualificano le strategie educative complessivamente intese, dove tutti hanno un ruolo e una specificità di apporto e di crescita.

La promozione dell'incontro tra diversi livelli di responsabilità pubblica e privata nei confronti delle persone, delle famiglie, delle comunità locali qualifica la programmazione regionale per il triennio 2007-2010, in un'ottica sempre più aperta alla Euroregione Alto Adriatica, e più in generale all'Unione Europea.

Tali orientamenti possono sostanzialmente essere così sintetizzati:

- lo sviluppo delle responsabilità istituzionali per governare il sistema di welfare regionale in modo più flessibile, differenziato, attento alle comunità locali;

- la promozione del sistema dell'offerta facilitando le scelte responsabili, garantendo una valutazione multidimensionale dei bisogni delle persone e delle famiglie in un ottica di forte integrazione socio-sanitaria;

- la valorizzazione della famiglia come attore centrale del sistema del welfare e non solo come destinataria di prestazioni e servizi;

- la valorizzazione delle risorse proprie delle comunità locali (di volontariato, di programmazione partecipata, di solidarietà, di autoresponsabilizzazione sull'uso delle risorse).

Da alcuni anni la Regione del Veneto ha sostenuto un preciso investimento culturale, tecnico e politico, promuovendo e partecipando alla costituzione di network tra regioni europee in materia di politiche e servizi sociali, per esprimere e valorizzare in Europa lo straordinario patrimonio di esperienze, conoscenze e professionalità che hanno qualificato l'area del sociale nel Veneto. L'esperienza realizzata attraverso le reti ENSA (European Network of Social Authorities) e l' ESN (European Social Network), ha voluto rappresentare e promuovere in Europa quanto questa Regione, complessivamente intesa, è in grado di contribuire allo sviluppo dei sistemi di welfare.

Queste scelte hanno prodotto risultati interessanti e rafforzato la convinzione che l'apertura all'Europa nell'area delle politiche sociali e dei servizi sociali può rappresentare una formidabile occasione per :

 Promuovere e facilitare lo scambio di informazioni e di buone pratiche sul ruolo delle organizzazioni e dei servizi sociali, sul sistema dei servizi esistente e sulle possibili tendenze di sviluppo futuro legato anche alle problematiche di sicurezza sociale;

 Promuovere occasioni di incontro e confronto per comparare il contesto normativo, politico e organizzativo che anima il sistema di welfare dei Paesi e delle Regioni che aderiscono alle diverse reti;

 Ampliare la conoscenza su strutture (servizi), sistemi e filosofia del welfare propri di ciascuna Regione e Paese partecipate all'iniziativa;

 Promuovere lo sviluppo della qualità dei servizi sulla base della teoria, dell'esperienza, anche attraverso l'approfondimento di tematiche specifiche in appositi gruppi di ricerca;

 Contribuire al dibattito europeo attraverso la partecipazione, con le delegazioni governative in qualità di coordinatori interregionali, nelle attività istituzionali relative alle politiche sociali nell'ambito dell'Unione Europea;

 Sviluppare la partecipazione ai bandi europei del settore sociale. L'organizzazione dell'attività istituzionale all'estero nell'area dei servizi sociali è sostenuta da un nuovo programma di lavoro che prevede un modello organizzativo capace di tradurre concretamente gli imput e le scelte politiche istituzionali.

Tale programma operativo (Allegato A) prevede:

 L'individuazione di un'equipe operativa all'interno della Direzione regionale per i Servizi Sociali, in collaborazione con il Servizio per i Rapporti Socio-Sanitari Internazionali della Segreteria Regionale Sanità e Sociale, per promuovere le attività di progettazione dei programmi europei, elaborare progetti, e coordinare complessivamente la collaborazione con i diversi Paesi Europei.Tale equipe operativa sarà composta, tra l'altro, da personale della Regione e potrà avvalersi della collaborazione della rete integrata degli Osservatori regionali sulle politiche sociali (DGR n. 4139 del 19 dicembre 2006), del Coordinamento delle Direzioni dei Servizi Sociali delle Aziende U.L.S.S. del Veneto, della Sede di Bruxelles e dei diversi soggetti pubblici e privati con responsabilità di ricerca e gestione delle Politiche Sociali. La Sede di Bruxelles, anche in virtù dell'Accordo sottoscritto in attuazione della D.G.R. n. 3918 del 29.12.2005 con l'Unioncamere del Veneto, è particolarmente idonea a collaborare operativamente su tali problematiche.

 La determinazione di uno specifico Budget per sostenere e realizzare le attività e le collaborazioni previste dal programma operativo; si prevede, a tale proposito, una spesa complessiva di circa € 100 mila, che comprende le spese inerenti l' accoglienza di partner stranieri quali ospiti e/o collaboratori, spese relative all'attività di avvio di collaborazioni interregionali su specifiche progettualità; spese per avvio di iniziative ed eventi culturali di particolare rilevanza in ambito europeo;

 L'adesione alle progettualità europee della Regione Veneto nell'area dei servizi sociali sarà di volta in volta approvata da specifici provvedimenti della Giunta regionale che comporteranno contestuale impegno di spesa;

 L'elaborazione di un documento base di cui al medesimo Allegato A) in cui vengano delineate gli obiettivi, le priorità della rete e le proposte di attività e di collaborazione per il 2007 - 2010;

 La definizione di strategie di integrazione con la Sanità al fine di elaborare progetti integrati sulla base di un piano paritetico di responsabilità e di competenze; Il programma operativo prevede inoltre di avviare e promuovere attività di coordinamento:

 In ambito europeo: attraverso la stretta collaborazione della Sede di Bruxelles, sulla base del programma che verrà approvato con il presente provvedimento. In tale contesto saranno di volta in volta identificati i programmi comunitari che possono sostenere le proposte progettuali nell'area dei servizi sociali: ad es. VII Programma quadro, Esclusione Sociale, Progress, Sanità pubblica;

 In ambito nazionale, attraverso l'attività di coordinamento istituzionale svolto a Roma nell'area dei Servizi Sociali, potranno essere avviate naturali possibilità di collaborazione tra Regioni che partecipano a tale coordinamento tecnico e politico collegato alla partecipazione alle delegazioni governative coinvolte nei tavoli dei gruppi di lavoro dei Consigli dei Ministri dell'Unione Europea.

 In ambito locale: per creare partenariati locali e regionali su specifiche priorità e progettualità individuate nell'ambito dell'Euroregione. L'obiettivo è quello di attivare un network territoriale che comprenda i soggetti giuridici territoriali con responsabilità di ricerca e di gestione delle politiche sociali. Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

 Udito il relatore incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 33, II° comma dello Statuto, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;

 Vista la legge n.328/2000;

 Vista la L.R.n.5/96, art.27;

• Vista la L.R. 29.11.2001, n.39;

 Vista la dgr n.1571 del 26.05.2004;

 Vista la dgr n.3101 del 3.10.2006;

 Vista la dgr n. 4139 del 19 dicembre 2006;

 Vista la documentazione agli atti della Direzione per i Servizi Sociali;

 Ritenuto di condividere la proposta formulata dal relatore]

delibera

1. di considerare le premesse parte integrante e sostanziale del presente provedimento;

2. di approvare, per quanto espresso in premessa, l'organizzazione dell'attività istituzionale all'estero nell'area dei servizi sociali di cui all'Allegato A), che costituisce parte integrante del presente provedimento;

3. di dare atto che l'attuazione di quanto previsto dal programma di cui al punto 2) e l'adesione a specifiche progettualità europee nell'area dei servizi sociali saranno di volta in volta approvate da specifici provvedimenti della Giunta regionale che comporteranno contestuale impegno di spesa;

4. di autorizzare il Dirigente della Direzione regionale per i Servizi Sociali ad avvalersi della collaborazione della rete integrata degli Osservatori regionali sulle politiche sociali (DGR n. 4139 del 19 dicembre 2006), del coordinamento delle Direzioni dei Servizi Sociali delle Aziende U.L.S.S. del Veneto, della Sede di Bruxelles, del Servizio per i Rapporti Socio-Sanitari Internazionali della Segreteria Regionale Sanità e Sociale e dei diversi soggetti pubblici e privati con responsabilità di ricerca e gestione delle Politiche Sociali;

5. di incaricare la Direzione regionale per i Servizi Sociali, in collaborazione con la Sede di Bruxelles e con il Servizio per i Rapporti Socio-Sanitari Internazionali della Segreteria Regionale Sanità e Sociale , a dare esecuzione agli aspetti operativi e gestionali di rispettiva competenza, attuativi del presente provvedimento.

Allegati

 

 

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