Deliberazione Giunta regionale 16 aprile 2007, n. 509
Fondo regionale per la non autosufficienza - programma per l'avvio nel 2007 e per lo sviluppo nel triennio 2007-2009
| Fonte |
B.U.R.
n. -1 09/05/2007 |
|---|---|
| Regione | Emilia Romagna |
thesaurus: Politiche sociali:Disabilità - Politiche sociali:Inclusione sociale
tipologia: Regioni e Provincie autonome - Delibera Giunta Regionale
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visto l'articolo 51 della L.R. 23 dicembre 2004, n. 27 (Legge finanziaria regionale) che istituisce il Fondo regionale per la non autosufficienza (FRNA);
dato atto che nel corso del 2006 si e' provveduto a definire, nell'ambito del Fondo sanitario regionale, il livello di risorse destinate e vincolate al finanziamento dell'avvio del FRNA, al fine di sperimentarne le condizioni di fattibilita' (deliberazione di questa Giunta 1051/06) e che il relativo riparto tra le Aziende sanitarie regionali e' stato orientato a sostenere lo sviluppo e la qualificazione di una rete dei servizi avente caratteristiche di maggiore equita' tra i diversi territori e a superare alcune situazioni territoriali ancora in ritardo nello sviluppo della rete dei servizi;
dato atto inoltre:
- della disponibilita' di maggiori risorse per il corrente anno, derivanti anche dalla decisione della Regione di destinare allo sviluppo delle attivita' per la non autosufficienza una quota delle maggiori entrate che si rendono disponibili a seguito della manovra tributaria regionale (L.R. 20 dicembre 2006, n. 19 "Disposizioni in materia tributaria");
- della ulteriore fase di sviluppo, in corso nel corrente anno, del processo di costruzione del sistema regionale di programmazione e gestione degli interventi socio-sanitari e sanitari, in particolare per quanto riguarda gli strumenti: Piano sociale e sanitario 2007-2009 in discussione, percorso di accreditamento e di definizione delle tariffe, completamento del processo di costituzione delle Aziende pubbliche di servizi alla persona;
considerato il mutato contesto nazionale e la Legge finanziaria per il 2007, che ha recepito il Patto per la salute sancito a fine settembre tra le Regioni e il Governo, orientato a dare certezza di risorse ai servizi sanitari regionali in un arco di tempo triennale (2007-2009) e ha istituito anche a livello nazionale il Fondo per la non autosufficienza;
ritenuto:
- che la disponibilita' di risorse anche a livello nazionale per la definizione e la costruzione di una rete di interventi per la non autosufficienza rappresenti una ulteriore opportunita' che e' auspicabile venga consolidata e rafforzata nei prossimi anni e che pertanto il processo di progressiva implementazione, qualificazione e specificazione del FRNA, dei meccanismi di finanziamento e delle modalita' di utilizzo, vada costruito con l'obiettivo anche di innestare l'esperienza regionale all'interno del futuro fondo nazionale;
- che nell'ambito dell'azione di governo regionale l'obiettivo dell'equilibrio economico-finanziario del Servizio sanitario regionale per l'anno 2007 rappresenti una condizione indispensabile per garantire continuita' e sviluppo anche del FRNA;
ritenuto inoltre di definire in 311 milioni di Euro l'impegno finanziario della Regione Emilia-Romagna a sostegno delle attivita' e dei servizi per la non autosufficienza quantificati, in ragione di 211 quale consolidamento per il 2007 del livello delle risorse derivanti dal Fondo sanitario regionale nella misura gia' destinata da questa Giunta per il 2006, e di 100 quali risorse aggiuntive per il 2007, derivanti anche dalla fiscalita' generale regionale;
ritenuto altresi' che le risorse aggiuntive debbano essere prioritariamente utilizzate a sostegno dello sviluppo, articolazione e qualificazione della rete dei servizi e non debbano in alcun modo essere destinate a ridurre l'impegno del Fondo sanitario regionale e dei bilanci degli Enti locali per la non autosufficienza, rispetto a quanto assicurato sino ad oggi e che le spese prettamente sanitarie rimangano di competenza delle aziende USL, anche per quanto attiene allo sviluppo dei servizi e degli interventi per la non autosufficienza;
considerato che tale sviluppo debba essere inteso in termini di consolidamento, articolazione, qualificazione e potenziamento degli interventi a sostegno delle famiglie e di mantenimento a domicilio delle persone non autosufficienti e orientato anche a promuovere la ricerca e la sperimentazione di innovazioni che consentano di offrire risposte sempre piu' coerenti e finalizzate;
ravvisata la necessita', per la fase di avvio del Fondo e in attesa della approvazione del Piano sociale e sanitario, strumento cui la normativa regionale rinvia in ordine alla definizione delle prestazioni e dei servizi supportati dal FRNA, nonche' dei criteri di riparto delle risorse tra i distretti sanitari:
a) di confermare a carico del FRNA i seguenti servizi ed interventi socio-sanitari e socio-assistenziali, fortemente strutturati, che costituiscono la rete "storica" dell'offerta assistenziale a favore della popolazione non autosufficiente: - assegno di cura per anziani, disabilita' gravissime e gravi;
- assistenza domiciliare per anziani e disabili;
- strutture diurne: centri diurni assistenziali per anziani e centri socio-riabilitativi diurni per disabili;
- strutture residenziali: case protette/RSA per anziani, centri socio-riabilitativi residenziali per disabili, soluzioni residenziali per le gravissime disabilita' acquisite;
b) di promuovere nuove opportunita' assistenziali, finalizzate al supporto alle famiglie, per ridurre il loro carico di fatica e di disagio nell'accudimento del non autosufficiente che vive a domicilio, tra le quali:
- ricoveri temporanei e di sollievo;
- iniziative di emersione e qualificazione del lavoro di cura delle assistenti familiari sviluppando una attivita' specifica della rete dei servizi al fine di garantire un inserimento delle assistenti familiari nella rete dei servizi ("punti di ascolto" e di consulenza, formazione e aggiornamento, forme di tutoring per piccoli gruppi di tali operatori, etc.) condizione per il godimento degli interventi di sostegno della rete;
- servizi di E-CARE (in particolare, Telesoccorso e Teleassistenza), anche gestiti con il concorso dell'associazionismo volontario, volti a rendere piu' ampia e immediatamente fruibile la rete degli aiuti tutelari e dei sostegni al CARE-GIVER;
- iniziative di sostegno delle reti informali di solidarieta' sociale (dal "portierato" al "custode" sociale, "alloggi con servizi", ecc.) qualificabili come servizi di prossimita', valorizzando il ruolo delle associazioni di volontariato per un'ampia fascia di popolazione non autosufficiente che non abbisogna solo, o non ancora, di assistenza strutturata, sostenendo l'associazionismo volontario disponibile a favorire assetti aggregativi di auto-mutuo aiuto;
- consulenza e sostegno economico per l'adattamento domestico attraverso l'allestimento di ausili tecnologici e di soluzioni strutturali che rendano le abitazioni in cui vivono persone non autosufficienti idonee a garantirne la migliore qualita' di vita possibile e a ridurre il carico assistenziale ed i rischi per i caregiver;
c) di ripartire le risorse tra le Aziende sanitarie locali sulla base della distribuzione della popolazione residente ultra-settantacinquenne, con eccezione della quota destinata all'assegno di cura per le gravissime disabilita' acquisite, ripartita sulla base della frequenza dei casi;
d) rispetto alla complessiva disponibilita' di 311 milioni di Euro, di accantonare la somma di 15 milioni, riservandosi di valutarne piu' compiutamente la destinazione ad ulteriori interventi, quali:
1) interventi di sostegno a favore di minori in condizioni di gravissima disabilita';
2) interventi di accoglienza residenziale per adulti in condizione di gravissima disabilita' acquisita;
3) sviluppo degli interventi socio-riabilitativi per disabili;
4) omogeneizzazione degli interventi socio-sanitari a bassa intensita' assistenziale in relazione a quanto previsto dal DPCM 14/2/2001 e dal DPCM 29/11/2001 sui livelli essenziali di assistenza per i pazienti psichiatrici; ritenuto che le Conferenze territoriali sociali e sanitarie provvedano, entro il termine di 30 giorni dalla data di pubblicazione della presente deliberazione, al riparto delle risorse tra i Distretti, con riferimento alla residenza dei beneficiari degli interventi, perseguendo l'obiettivo di garantire il riequilibrio territoriale sia a livello finanziario sia nell'organizzazione delle reti dei servizi a partire dalle strutture accreditate presenti sul territorio del distretto; tale obiettivo puo' essere raggiunto anche nel biennio 2007-2008;
la decisione della Conferenza viene trasmessa al Comitato di Distretto e alla Regione; richiamato il citato articolo 51 della L.R. 27/04 in ordine al vincolo di destinazione delle risorse del Fondo per la non autosufficienza e alla necessita' di dare trasparenza e chiarezza alle risorse medesime attraverso una contabilita' separata nell'ambito del bilancio delle Aziende Unita' sanitarie locali;
ritenuto di dare espressamente atto che in questa sede non sono prese in considerazione le risorse che presumibilmente saranno assegnate alla Regione a valere sul Fondo nazionale per la non autosufficienza, istituito dalla Legge finanziaria 2007 (Legge 27 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma 1264), e che pertanto ogni conseguente decisione ed aggiornamento del FRNA saranno oggetto di specifico provvedimento;
preso atto dell'ampio confronto avvenuto sull'avvio del Fondo regionale per la non autosufficienza con le Parti istituzionali interessate e con le Organizzazioni sindacali;
acquisito il documento, approvato dalla Cabina di regia regionale per le politiche sociali e sanitarie di cui alla deliberazione di questa Giunta 2187/05, "Programma per l'avvio nel 2007 del Fondo regionale per la non autosufficienza e per lo sviluppo nel triennio 2007-2009", con il quale vengono definiti il sistema di governo del FRNA, le modalita' di riparto delle risorse da applicarsi nella fase di avvio e gli impegni reciproci - Regione ed Enti locali - circa il consolidamento, a carico dei rispettivi bilanci per il 2007, delle risorse gia' dedicate nel corso del 2006 alla rete dei servizi per la non autosufficienza;
ritenuto di riprendere integralmente, con la parte dispositiva del presente provvedimento, i contenuti del Programma;
visto il parere favorevole espresso dalla Commissione consiliare Sanita' e Politiche sociali nella seduta del 12 aprile 2007;
dato atto, ai sensi dell'art. 37, quarto comma della L.R. 43/01 e della propria deliberazione 450/07, del parere di regolarita' amministrativa espresso dal Direttore generale alla Sanita' e Politiche sociali, dott. Leonida Grisendi;
su proposta dell'Assessore alle Politiche per la salute Giovanni Bissoni e dell'Assessore Politiche sociali ed educative, Immigrazione, Volontariato, Associazionismo e Terzo settore, Anna Maria Dapporto;
a voti unanimi e palesi,
delibera:
a) di avviare, nel corrente esercizio 2007, il Fondo regionale per la non autosufficienza, istituito dall'articolo 51 della L.R. 23 dicembre 2004, n. 27;
b) di definire in 311 milioni di Euro il complessivo impegno finanziario della Regione Emilia-Romagna per il 2007;
c) di stabilire che le risorse aggiuntive debbano essere prioritariamente utilizzate a sostegno dello sviluppo, articolazione e qualificazione della rete dei servizi e non debbano in alcun modo essere destinate a ridurre l'impegno del Fondo sanitario regionale e dei bilanci degli Enti locali per la non autosufficienza, rispetto a quanto assicurato sino ad oggi e che le spese prettamente sanitarie rimangano di competenza delle Aziende Unita' sanitarie locali, anche per quanto attiene allo sviluppo dei servizi e degli interventi per la non autosufficienza;
d) di stabilire, a carico del FRNA e per la fase di avvio del medesimo, in attesa della approvazione del Piano sociale e sanitario, i seguenti servizi ed interventi, che costituiscono la rete "storica" dell'offerta assistenziale a favore della popolazione non autosufficiente:
- assegno di cura per anziani, disabilita' gravissime e gravi;
- assistenza domiciliare per anziani e disabili;
- strutture diurne: centri diurni assistenziali per anziani e centri socio-riabilitativi diurni per disabili;
- strutture residenziali: case protette/RSA per anziani, centri socio-riabilitativi residenziali per disabili, soluzioni residenziali per le gravissime disabilita' acquisite;
e) di stabilire che a carico del Fondo potranno essere definite nuove opportunita' assistenziali, finalizzate al supporto alle famiglie, per ridurre il loro carico di fatica e di disagio nell'accudimento del non autosufficiente che vive a domicilio, nelle forme in premessa definite e qui integralmente richiamate;
f) di accantonare, rispetto alla complessiva disponibilita' di 311 milioni di Euro, la somma di 15 milioni, riservandosi di valutarne piu' compiutamente la destinazione ad ulteriori interventi, quali:
1) interventi di sostegno a favore di minori in condizioni di gravissima disabilita';
2) interventi di accoglienza residenziale per adulti in condizione di gravissima disabilita' acquisita;
3) sviluppo degli interventi socio-riabilitativi per disabili;
4) omogeneizzazione degli interventi socio-sanitari a bassa intensita' assistenziale in relazione a quanto previsto dal DPCM 14/2/2001 e dal DPCM 29/11/2001 sui livelli essenziali di assistenza per i pazienti psichiatrici;
g) nelle more dell' approvazione del Piano sociale e sanitario, di ripartire le risorse tra le Aziende Sanitarie locali sulla base della distribuzione della popolazione residente ultra-settantacinquenne, con eccezione della quota destinata all'assegno di cura per le gravissime disabilita' acquisite, ripartita sulla base della frequenza dei casi, cosi' come rappresentato nella Tavola 1, allegata parte integrante del presente provvedimento;
h) di riservare alle Conferenze territoriali sociali e sanitarie il riparto delle risorse tra i Distretti, con riferimento alla residenza dei beneficiari degli interventi, perseguendo l'obiettivo di garantire il riequilibrio territoriale sia a livello finanziario sia nell'organizzazione delle reti dei servizi a partire dalle strutture accreditate presenti sul territorio del distretto; tale obiettivo puo' essere raggiunto anche nel biennio 2007-2008;
i) di stabilire che la decisione di riparto, da assumersi da parte delle Conferenze entro il termine di 30 giorni dalla data di pubblicazione della presente deliberazione, venga trasmessa al Comitato di Distretto e alla Regione;
j) di prendere atto dell'ampio confronto avvenuto sull'avvio del Fondo regionale per la non autosufficienza con le Parti istituzionali interessate e con le Organizzazioni sindacali;
k) di acquisire il documento"Programma per l'avvio nel 2007 del Fondo regionale per la non autosufficienza e per lo sviluppo nel triennio 2007-2009", approvato dalla Cabina di regia regionale per le politiche sociali e sanitarie di cui alla deliberazione di questa Giunta 2187/05, con il quale vengono definiti il sistema di governo del FRNA, le modalita' di riparto delle risorse da applicarsi nella fase di avvio e gli impegni reciproci - Regione ed Enti locali - circa il consolidamento, a carico dei rispettivi bilanci per il 2007, delle risorse gia' dedicate nel corso del 2006 alla rete dei servizi per la non autosufficienza, e di allegarlo integralmente, quale parte sostanziale del presente provvedimento;
l) di riservarsi di disporre con successivi e specifici atti di indirizzo regionale in ordine:
1) alle modalita' di tenuta della "contabilita' separata", nell'ambito del bilancio delle Aziende Unita' sanitarie locali, alla rendicontazione del FRNA e ai rapporti di natura amministrativa tra nuovo Ufficio di Piano e Azienda Unita' sanitaria locale, in modo tale che sia garantito l'esercizio della piena responsabilita' del Comitato di Distretto e del Direttore di Distretto nell'accesso e nell'utilizzo delle risorse del FRNA; la Regione assicura un monitoraggio sia delle previsioni che dell'effettivo utilizzo del FRNA ed a tal fine vengono utilizzate schede condivise a livello regionale;
2) all'assistenza domiciliare, rispetto alla quale nel corso del 2007 e' prevista la ridefinizione dei criteri del grado di complessita' per ottenere il riconoscimento degli oneri, congiuntamente ad una ridefinizione del sostegno dei piani individualizzati, e ad una analisi dei servizi di assistenza domiciliare, dei requisiti minimi di qualita' da richiedere sia per quanto riguarda gli interventi integrati (ADI) sia in prospettiva dell'adozione del sistema di accreditamento;
3) all'emersione, regolarizzazione e qualificazione del lavoro delle assistenti familiari; a livello regionale vengono condivise entro il 30/6/2007 linee di indirizzo, tenendo conto della importanza strategica di un approccio integrato anche con altri settori (immigrazione, formazione, casa, salute) valorizzando la collaborazione in via di definizione con il Ministero della Famiglia per l'attuazione di quanto previsto nella legge finanziaria nazionale;
4) ai programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione per gli anziani fragili, e' prevista la definizione di linee di indirizzo condivise a livello regionale, sviluppando l'esperienza avviata con le linee indirizzo per contrastare gli effetti delle ondate di calore, valorizzando il ruolo e l'apporto delle associazioni e di tutte le realta' sociali operanti nel territorio, sia per le condizioni ordinarie che per situazioni di emergenza;
5) all'adozione di regionale di criteri e standard per garantire equita' ed omogeneita' in tutto il territorio regionale per l'utilizzo di fondi per contributi per l'adattamento domestico e' subordinato; disponendo di promuovere la definizione dei documenti sopra indicati entro il mese di giugno 2007, fermo restando la necessita' di assicurare il compiuto svolgimento delle attivita' di confronto previste per una elaborazione condivisa con gli Enti locali, le forze sociali ed il Terzo settore;
m) di precisare che la programmazione locale potra' destinare risorse alle attivita' innovative, ma che la loro attuazione dovra' assicurare il rispetto delle indicazioni regionali sopra indicate;
n) di dare espressamente atto che in questa sede non sono prese in considerazione le risorse che presumibilmente saranno assegnate alla Regione a valere sul Fondo nazionale per la non autosufficienza, istituito dalla Legge finanziaria 2007 (Legge 27 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma 1264) e che pertanto ogni conseguente decisione ed aggiornamento del FRNA saranno oggetto di specifico provvedimento;
o) di pubblicare il presente provvedimento, completo di tutti gli allegati, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.





