Validazione e certificazione delle competenze

Valorizzare le competenze acquisite attraverso ogni apprendimento, anche quello che si svolge al di fuori dei luoghi tradizionalmente deputati a questo (scuola e università), rappresenta un tema di grande rilievo; si tratta di un processo che può sostenere la competitività del sistema e la flessibilità dei percorsi lavorativi, facilitare il reingresso in formazione attraverso il meccanismo dei crediti formativi e agevolare la mobilità geografica e professionale.

EUROPA: A livello europeo, il 20 dicembre 2012 è stata pubblicata la  Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea sulla validazione dell’apprendimento non formale e informale con la quale gli Stati membri sono sollecitati ad istituire sistemi nazional. Al fine di favorire la progressiva convergenza di approcci e metodologie sul tema della validazione dell’apprendimento non formale e informale, a partire dal 2005 la Commissione Europea e il CEDEFOP hanno prodotto ogni due anni l’“European Inventory on Validation of non-formal and informallearning”  una indagine che raccoglie, illustra e mette in condivisione i sistemi normativi e approcci alla validazione in uso nei diversi paesi europei. E’ stato appena pubblicato l’aggiornamento 2015-2016 dell’Inventory che contiene 33 casi paese e 4 report tematici e amplia l’indagine anche alla Turchia e alla Svizzera.

ITALIA: nel nostro paese il tema è da tempo dibattuto e oggetto di numerose pratiche e sperimentazioni come testimonia il lavoro dell’Isfol che ha sviluppato una riflessione scientifica e metodologica sul tema: l’istituto supporta attivamente gli Enti istituzionali (Ministero del Lavoro e Regioni) attraverso la stesura di documenti tecnici; promuove e coordina attività di sperimentazione con soggetti pubblici e privati; favorisce la diffusione di informazioni in merito alle pratiche di validazione e all’utilizzo di strumenti dedicati; effettua rilevazioni ed analisi delle pratiche adottate a livello nazionale e locale.

Da un punto di vista istituzionale le recenti novità legislative (Legge di Riforma del Mercato del  Lavoro L.92/12 ed il Decreto sul Sistema Nazionale di Certificazione delle competenze d.lgs n. 13 del 16/01/13) iniziano a delineare un quadro in cui potranno essere finalmente inserite le numerose esperienze condotte a livello nazionale attraverso la  definizione di norme comuni e standard di riferimento. 

 Gruppo di lavoro

Libretto formativo

Isfol fornisce consulenza istituzionale e supporta da un punto di vista tecnico il percorso di sperimentazione e adozione del Libretto formativo del cittadino avviatosi a partire dal 2005.

Il Libretto è uno strumento pensato per raccogliere e documentare le esperienze di apprendimento dei cittadini e le competenze acquisite in contesti formali, non-formali e informali. Tra il 2007 e il 2010 la sperimentazione ha interessato 13 Regioni e Province Autonome con modalità differenziate nei diversi contesti regionali; i risultati sono stati incoraggianti fornendo una metodologia di erogazione e alcuni standard di servizio per l’utilizzo dello strumento.  Dal 2011 il Libretto è stato utilizzato a regime in alcune Regioni per target specifici quali i disoccupati economicamente sostenuti e i lavoratori stranieri. 

È in atto una ricognizione promossa dall’Isfol a livello nazionale sulle pratiche di adozione del Libretto, i cui risultati saranno a breve disponibili on line.

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