L’offerta di formazione permanente nei Centri Territoriali Permanenti - CTP

 

Per presentare il sistema italiano per la formazione permanente è opportuno partire dall’Accordo Stato-Regioni del 2 marzo 2000. In esso, viene preso atto dell’esperienza storica delle 150 ore e della nascita dei CTP, del Memorandum di Lisbona e della Strategia europea per lo Sviluppo del Lifelong Learning. Nell’accordo viene enunciata la finalità di favorire il potenziamento dell’educazione permanente degli adulti, attraverso l’obiettivo della promozione di una “offerta integrata tra il sistema scolastico e il sistema di formazione professionale e tra questi e il mondo del lavoro”. Successivamente, nella Direttiva ministeriale del 02 giugno 2001, ai CTP riorganizzati è stata assegnata un’ampia tipologia di interventi, quali: a) i corsi per adulti finalizzati all’alfabetizzazione culturale (istruzione elementare); b) i corsi di scuola media per adulti (150 ore); c) i corsi per gli adulti d’istruzione secondaria di II grado; d) i percorsi di alfabetizzazione funzionale degli adulti.

Nel 2006 il comma 632 della legge n° 296 del dicembre 2006 e, successivamente, il Decreto applicativo del 25 ottobre 2007 rappresentano un’applicazione delle indicazioni contenute nell’Accordo:  una riorganizzazione delle strutture che fanno capo al Ministero dell’istruzione (CTP e Corsi serali della secondaria superiore), assicurando ad esse autonomia didattica, organizzativa e finanziaria; la realizzazione, da parte delle nuove strutture (denominate Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti)  di un’ampia tipologia di offerta formativa comprendente, come la Direttiva del 2001, l’alfabetizzazione funzionale (anche se ridefinita nei suoi obiettivi).

Nel 2008 Il MIUR avvia l’elaborazione di “Regolamento recante norme per la ridefinizione dell’assetto organizzativo didattico dei Centri d’istruzione per gli adulti”: nello schema di regolamento è prevista l’elaborazione di percorsi finalizzati principalmente alla acquisizione del titolo di istruzione secondaria superiore, e l’accesso ai corsi in modo prioritario agli adulti che siano in età lavorativa e non posseggano titoli di studio.

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