1. Nota metodologica
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Il rapporto di monitoraggio si colloca nell’ambito delle rilevazioni annualmente svolte dall’Isfol per conto del Ministero del Lavoro al fine di seguire l’avanzamento del sistema della IFP nell’ambito del diritto-dovere. I dati raccolti provengono, per la annualità 2012-13, da due rilevazioni, che hanno visto il coinvolgimento dei referenti regionali: la prima, promossa congiuntamente da MLPS e MIUR e realizzata dall’Isfol nell’aprile 2013, ha avuto carattere esclusivamente quantitativo; la seconda, condotta dall’Isfol nel giugno 2013 per il Ministero del Lavoro, ha riguardato l’analisi qualitativa degli interventi, con approfondimenti tematici, nonché l’esame di alcuni aspetti, di carattere quantitativo, non ricompresi nella precedente indagine.
Per quanto riguarda la prima rilevazione, tutte le Amministrazioni hanno fornito i dati richiesti; la rilevazione quali-quantitativa del MLPS ha visto la risposta di 18 Amministrazioni regionali e delle P.A., con l’eccezione di Campania, Sicilia e Sardegna. Anche per quest’anno, si registra peraltro, una notevole difformità sia sulla quantità di dati forniti che sulla qualità delle descrizioni delle varie azioni intraprese.
Il periodo di pertinenza dei rapporti di monitoraggio pervenuti riguarda, per i percorsi formativi l’anno formativo 2012-13; per quanto riguarda i valori dei qualificati e diplomati il riferimento è ovviamente l’anno precedente (2011-12); mentre per le risorse finanziarie la fotografia è riferita all’anno solare 2012.
A chiusura del rapporto di monitoraggio si riporta la nutrita mole di dati raccolti in un allegato statistico che consente di osservare il dettaglio delle informazioni a cura dei referenti regionali, complete delle disaggregazioni fornite.
Un’ultima annotazione riguarda i differenti livelli di disaggregazione riportati. Va infatti sottolineato che non tutte le Amministrazioni hanno risposto in modo completo, fornendo, oltre ai totali, le disaggregazioni richieste. Pertanto, in alcuni casi i valori delle tabelle riepilogative non corrispondono ai totali di dettaglio riportati nelle analisi dei fenomeni. Si è scelto infatti di inserire nelle tabelle riepilogative tutti i dati disponibili e nelle tabelle disaggregate soltanto i valori delle regioni che hanno fornito tutte le disaggregazioni con valori coerenti, in modo da operare confronti e percentuali corrette. In altri termini, laddove un’Amministrazione abbia fornito un dato complessivo senza le relative disaggregazioni, il dato generale verrà riportato nella tabella di riepilogo mentre, nelle analisi di dettaglio, il valore della regione non sarà inserito per evitare di falsare le relative percentuali.